RSU SEDE CAGLIARI E AGENZIE

Cagliari -

 

La RSU dell’INPS  di Cagliari e Agenzie 

 

Valutata la perdurante gravità della situazione verificatasi a seguito dell’emanazione del D.L. 112, convertito in legge 133/2008, con la quale il governo ha scatenato il più grave attacco da molti decenni ai diritti dei lavoratori e al servizio pubblico,

ritenendo di continuare e rafforzare quel percorso di lotte ed iniziative a carattere territoriale, che ha visto il coinvolgimento di tutte le OO.SS. del pubblico impiego presenti sul territorio: confederali, autonome e di base, nonché la partecipazione delle RSU delle aziende pubbliche.

Conferma lo stato di agitazione di tutto il personale e rifiuta tutti quei provvedimenti contenuti nella L.133 che, lungi dal rinnovare la pubblica amministrazione, la pongono, di fatto, in liquidazione (a favore dell’intervento privato) insieme ai diritti dei lavoratori. Dubbia è inoltre la costituzionalità di tali provvedimenti che, creando discriminazione tra lavoratori pubblici e privati, violano il principio di eguaglianza dell’art. 3 della Costituzione.

Disapprova il comportamento adottato dai vertici dell’Istituto, il quale non ha mai preso posizione contro le falsità diffuse attraverso quella mirata campagna diffamatoria dei lavoratori pubblici che ha fatto da premessa alla legge 133.

Chiede che venga bloccata, da parte della Direzione di Sede, qualsiasi attività di riorganizzazione del lavoro, fino a conferma degli stanziamenti necessari alla contrattazione integrativa e ai fondi incentivanti.

Ritiene inaccettabile che, in un momento di profondo disagio per i lavoratori, sia per i continui attacchi esterni alla loro professionalità e dignità, che per i pesanti tagli alle retribuzioni e per i peggioramenti normativi presenti nella legge 133, l’amministrazione continui a pretendere sempre maggiori e più impegnativi adempimenti.

Nell’invitare tutte le OO.SS. nazionali ad un’azione veramente unitaria, ribadisce la richiesta di un’azione sindacale forte e decisa contro le nefaste conseguenze della Legge 133.

Ritenendo che, nel rispetto delle diverse sensibilità, uguali siano gli obbiettivi, aderisce a tutte le iniziative prossime e future dirette a contrastare le conseguenze negative della L. 133/2008: scioperi e assemblee già indetti e che verranno indetti da CGIL, CISL, UIL, CISAL, RdB, a cominciare dallo sciopero già proclamato per il 17 ottobre p.v..