SABOTATORI IN AZIONE CONTRO L’INIZIATIVA DEL 26 FEBBRAIO CHI NON VUOLE DIFENDERE LA VIGILANZA INPS

Roma -

(21/20)  Non abbiamo fatto in tempo a pubblicare il comunicato congiunto con il quale USB e CONFINTESA annunciavano per il prossimo 26 febbraio il presidio degli ispettori di vigilanza INPS e INAIL davanti alla sede del Ministero del Lavoro, in Via Flavia N. 6 a Roma, che subito qualche solerte sindacalista, per giunta ispettore di vigilanza e quindi direttamente interessato ai contenuti della mobilitazione, si è messo a sparare contro l’iniziativa. E’ partita così la raffica di messaggi su WhatsApp per convincere gli ispettori di vigilanza a disertare il presidio.

Secondo questa fonte sindacale interna all’INPS ieri pomeriggio un incontro tra INPS, INAIL e INL avrebbe prodotto così grandi effetti a favore degli ispettori di vigilanza degli enti da rendere inutile la mobilitazione del 26 febbraio. Subito dopo la stessa fonte ha annunciato che il presidente Tridico ha convocato per il prossimo 24 febbraio CGIL-CISL-UIL per un confronto sulle tematiche inerenti la vigilanza ispettiva.

Cerchiamo di ricondurre la narrazione ai fatti reali. Ieri pomeriggio si è svolto un incontro tecnico tra dirigenti delle amministrazioni INPS, INAIL e INL. L’obiettivo è produrre un documento da consegnare al Ministro del Lavoro con le proposte di modifiche da apportare al D. Lgs. 149 del 2015 ed alle   disposizioni correlate. L’INL per quanto se ne sappia punta a sviluppare maggiormente il ruolo di Agenzia e ad ottenere finanziamenti aggiuntivi per poter adeguare le retribuzioni degli ispettori del lavoro. L’INPS e l’INAIL hanno l’obiettivo di vedere cancellato il ruolo ad esaurimento degli ispettori di vigilanza, previsto dall’art. 7 del D. Lgs. 149/2015, per poter tornare ad assumere e recuperare funzioni nell’attività di vigilanza. Secondo chi ha partecipato alla riunione il confronto ha rappresentato un passo in avanti verso un risultato positivo che è tutto da scrivere. Le tre amministrazioni torneranno ad incontrarsi presumibilmente il prossimo 2 marzo.

A nostro parere, quindi, il presidio organizzato da USB e CONFINTESA per il 26 febbraio, in concomitanza con la convocazione delle confederazioni sindacali al Ministero del Lavoro su “Razionalizzazione e rafforzamento dell’attività di vigilanza”, cade nel giusto momento ed è collocato nell’opportuno   contesto per sostenere l’azione dell’INPS e marcare una continuità con l’iniziativa sindacale di questi anni in tema di vigilanza ispettiva. I sindacati che non parteciperanno alla manifestazione hanno scelto liberamente di non esserci, perché a tutti è stato chiesto di promuovere un’azione unitaria a difesa della funzione della vigilanza INPS e INAIL. Non ci stupiamo di chi ha difficoltà a manifestare a fianco degli ispettori di vigilanza degli enti avendo fomentato all’interno dell’INL l’odio nei loro confronti. USB non soffre di queste contraddizioni, avendo denunciato da subito gli obiettivi del Jobs Act ed avendo chiesto, accanto al mantenimento della vigilanza in INPS e INAIL, maggiori risorse per l’INL, da investire nello sviluppo informatico e nell’adeguamento delle retribuzioni degli ispettori del lavoro.

Permetteteci un’ultima riflessione. Perché CGIL-CISL-UIL poche settimane fa sono andati a manifestare davanti al Ministero del Lavoro a favore degli ispettori del lavoro e non fanno la stessa cosa per gli ispettori di vigilanza INPS e INAIL, anzi, arrivano addirittura a sostenere, come ha fatto il sindacalista pompiere, che manifestare comprometterebbe il risultato finale?

Vi aspettiamo il 26 febbraio al presidio davanti la sede del Ministero del Lavoro in Via Flavia N. 6 a partire dalle ore 9:30. Per l’occasione USB e CONFINTESA hanno convocato un’assemblea nazionale esterna di tutti gli ispettori di vigilanza per l’intera giornata lavorativa, mentre per il solo territorio della provincia di Roma l’assemblea è aperta anche a tutto il personale.