SE LE FERIE SERVONO A RECUPERARE LE ENERGIE PSICOFISICHE PERCHE’ CI OBBLIGATE AD USUFRUIRNE ORA? / SCIOPERO GENERALE USB DEL 25 MARZO

Roma -

(39/20)SE LE FERIE SERVONO A RECUPERARE LE ENERGIE PSICOFISICHE

PERCHE’ CI OBBLIGATE AD USUFRUIRNE ORA?

Il direttore centrale risorse umane questa mattina ha inviato una nota alle organizzazioni sindacali nella quale sottolinea che le ferie sono irrinunciabili e che in ogni caso devono contemperare il diritto del lavoratore al recupero delle energie psicofisiche con il dovere, altrettanto importante, di assicurare la funzionalità degli uffici.

I dipendenti dell’Istituto stanno assicurando la funzionalità degli uffici lavorando in modalità da remoto, attraverso lo smart working legato all’emergenza Covid-19, costretti a casa dalle disposizioni governative, da quelle dell’amministrazione INPS e dalla cautela personale per evitare di favorire la diffusione del virus che ha determinato una situazione di pericolo paragonabile solo a quella di una guerra guerreggiata.

In tale contesto perché accanirsi con i lavoratori ed obbligarli a consumare le ferie 2018 entro il 30 aprile, mentre per legge possono essere fruite entro il 30 giugno 2020, così come quelle 2019, che a detta dell’amministrazione devono essere consumate entro la stessa data del 30 aprile 2020, ben sapendo che saranno giorni di ferie che non serviranno a recuperare energie psicofisiche perché gli interessati le passeranno a casa, tra un telegiornale e l’altro, ad informarsi di quanto sia salito il numero dei contagiati, dei ricoverati e dei morti per coronavirus Covid-19. Non potranno neanche andare a fare una gita fuori porta o una passeggiata al parco perché è vietato. Perché tutta questa cattiveria e perché tutto questo richiamo alla burocrazia contrattuale quando sappiamo tutti, per primo l’attuale capo del personale, che l’amministrazione centrale ha sempre favorito la fruizione delle ferie entro i diciotto mesi successivi alla loro maturazione, come prevede la legge? Il direttore centrale risorse umane nella nota inviata ai sindacati scrive che non si può parlare di ferie obbligate in quanto si stanno facendo rispettare i termini contrattuali, che prevedono che le ferie debbano essere consumate nel corso dell’anno di maturazione o, per motivi personali, entro il 30 aprile dell’anno successivo, oppure ancora per esigenze di servizio entro il 30 giugno dell’anno successivo, norme contrattuali che noi della USB abbiamo tentato invano di modificare e se non ci siamo riusciti è stato anche per responsabilità di quelle organizzazioni sindacali che firmano tutto e che oggi dovrebbero avere qualche difficoltà ad alzare la voce con l’amministrazione su questo tema. Tuttavia il direttore centrale del personale sa che la prassi utilizzata in questi anni è stata un’altra e che quindi la sua attuale comunicazione incoraggia quei dirigenti che si sono comportati sempre come freddi burocrati applicando alla lettera il CCNL con la “scusa” che è più favorevole al lavoratore.

Dalla comunicazione del direttore centrale risorse umane addirittura dobbiamo desumere che non vi siano esigenze di servizio che possano giustificare attualmente il rinvio delle ferie residue, mentre il presidente dell’Istituto annuncia ai media che l’INPS è pronto a gestire anche i sostegni economici previsti dal decreto Cura Italia. Quindi è proprio questo il momento di mandare in ferie il personale? L’Istituto, così facendo, produce anche un danno all’economia del Paese perché impedisce che quelle stesse giornate di ferie siano utilizzate per favorire l’industria del turismo. Ma l’amministrazione centrale lo sa che i lavoratori dell’Istituto si stanno collegando alle procedure anche nel cuore della notte o all’alba pur di cercare di assicurare i servizi a distanza, dal momento che i collegamenti risultano spesso out per il sovraccarico di utenti? A che servono le parole di encomio nei confronti del personale se poi ci accoltellate alla schiena?

A nostro parere il termine di fruizione delle ferie 2018 deve slittare in via eccezionale a dicembre 2020 e le ferie 2019 devono mantenere come termine per la loro fruizione quello stabilito dalla legge e non dai contratti, quindi giugno 2021. Ci appelliamo agli organi dell’Istituto perché intervengano immediatamente a correggere indicazioni che incoraggiano un comportamento  strumentalmente burocratico da parte della dirigenza, soprattutto in un momento in cui c’è bisogno di coesione e partecipazione collettiva. Aspettiamo di capire con chi abbiamo a che fare e poi ne trarremo le conseguenze.

 

SCIOPERO GENERALE USB DEL 25 MARZO

Ieri pomeriggio siamo stati avvisati dal dirigente dell’ufficio relazioni sindacali che oggi non avremmo avuto i dati provvisori dello sciopero generale indetto dalla Confederazione USB, perché ci sono difficoltà a raccogliere le comunicazioni dal territorio in questa complicata fase. I primi dati provvisori si avranno probabilmente ai primi di aprile. Non abbiamo fatto storie, perché comprendiamo benissimo le difficoltà del momento, anche se per un sindacato non poter contare immediatamente sul dato dei partecipanti ad un’iniziativa importante come lo sciopero rappresenta un problema. Noi comprendiamo le vostre difficoltà ma voi perché non capite che in questa fase c’è bisogno della massima attenzione nei confronti del personale? A fatti però, non solo a parole!!!