Sede provinciale INPS, dove il caos è sovrano
nfatti nella Sede Provinciale il clima continua ad essere incandescente, spostamenti, richiami , inviti a cambiare settore lavorativo, task force in arrivo per la Naspi…..
Ma che cosa sta accadendo all’INPS di Trento?
E’ passata la Pasqua e la colomba con in bocca il ramoscello d’ulivo che spiccava sul portale INPS è passata inutilmente dato che i nostri dirigenti continuano ad operare con modalità organizzative che pensavamo fossero archiviate ancora nel secolo scorso. Ma forse ci siamo sbagliati. La logica decisionista del presidente Boeri, applicata in salsa trentina dai nostri direttori, sta producendo danno dal punto di vista produttivo e tensione dal punto di vista organizzativo.
Infatti nella Sede Provinciale il clima continua ad essere incandescente, spostamenti, richiami , inviti a cambiare settore lavorativo, task force in arrivo per la Naspi…..
Ma che cosa sta accadendo all’INPS di Trento?
Come mai tanto trambusto, tanto affanno sotto un’apparenza di normalità?
C’è forse qualche problema riguardante i dati di produttività/qualità sul 1° trimestre 2017?
La RSU ha chiesto un’ incontro con la Direzione per poter capire cosa non ha funzionato nel 2016, fermando l’incentivo di qualità all’80% e pure i soldi dei lavoratori, ma fin’ ora nulla di fatto.
A Roma si è riunito l’Osservatorio Nazionale sulla Produttività e la Sede Provinciale di Trento non è stata tra le Sedi graziate.
I lavoratori sono sempre più sconcertati dal continuo rinnovamento dei compiti a loro assegnati (quanto uno acquisisce professionalità e competenza viene spostato ) che di fatto non migliorano ne il clima ne la statistica “trentina”.
Se un’azienda privata fosse fatta sull’immagine e somiglianza dell’organizzazione del lavoro della Sede Trento, sarebbe già chiusa per fallimento. I “responsabili” non sarebbero certo riconfermati negli stessi ruoli.
Come RSU/USB abbiamo tentato un dialogo per cercare di migliorare questo caos, prima con il Direttore Provinciale e poi con il Direttore Regionale, ma ad oggi la ricerca di un clima più sereno e positivo al fine di migliorare i servizi all’utenza e cercare di raggiungere i famosi “obbiettivi di qualità”, non sembrano arrivare.
Non possiamo far altro che prendere atto di ciò ed invitare i Lavoratori a mobilitarsi, per la loro salute e per i loro stipendi, ma anche per una migliore qualità del servizio offerto ai cittadini che ricordiamo sono portatori di diritti non semplici numeri da inserire nelle statistiche.
USB Trentino/INPS