SEGNALI DI FUMO
Comunicato n. 5/09
Il secondo incontro svoltosi presso la sede regionale con la nuova direttrice del Lazio è stato quasi interamente imperniato sull’attività di formazione e sui poli specialistici.
Per quanto concerne il primo degli argomenti, la dettagliata relazione introduttiva ha fornito il quadro a consuntivo dell’attività comunque svolta nel 2008, mentre ad oggi non esistono linee di indirizzo né tanto meno un budget a livello nazionale per il 2009.
Abbiamo subito fatto notare come, dopo tre anni in cui si è proceduto unilateralmente senza alcun accordo tra le parti, sia ora indispensabile una formazione vera, efficace, che coinvolga tutto il personale, con resoconti concreti e l’urgente rinnovo degli elenchi dei docenti ormai obsoleto. Le verifiche effettuate risultano peraltro discordanti.
Anche la successiva proposta di introduzione fatta in via sperimentale delle settimane di approfondimento, per un miglioramento di alcuni prodotti da tempo in forte criticità (quali le ricostituzioni a Roma Monteverde e le note di rettifica a Latina) ha suscitato notevoli perplessità. Essendo detta sperimentazione già di fatto utilizzata altrove con alterna fortuna, ma in realtà completamente diverse e certamente non paragonabili.
Abbiamo perciò ribadito che questi nuovi metodi di lavoro, tesi ancora una volta prima al coinvolgimento di tutto il personale, vanno comunque monitorati quotidianamente con attenzione al fine di verificarne le reali portata ed efficacia.
Si è poi passati a discutere dei poli specialistici e della invalidità civile, con le 1527 sentenze definite in poco più di 3 mesi, grazie al solito costante impegno del personale.
Quello sulla previdenza marinara non può invece essere definito un vero e proprio polo, sprovvisto completamente dell’impalcatura senza alcuna organizzazione e manco a dirlo affidato alla buona volontà dei colleghi di Civitavecchia e di Formia.
Abbiamo a questo punto posto con forza all’attenzione del tavolo le notizie purtroppo allarmanti provenienti dall’ Osservatorio sulla produttività convocato in contemporanea in DG e delle quali i vertici regionali erano ancora una volta incredibilmente all’oscuro.
Mentre ben 5 sedi del Lazio si sono salvate in extremis, per i colleghi di Roma Centro e di Civitavecchia potrebbe comunque esserci una penalizzazione sul saldo dell’incentivo.
E allora di quale realtà parliamo?
Non vorremmo che alla fine, nonostante l’atteso avvicendamento, non sia poi cambiato nulla in concreto e perciò aspettiamo ancora un segnale che nella realtà ci testimoni la discontinuità dalla precedente dissennata ed autoritaria gestione. Quale ad esempio la rimozione immediata del dirigente “responsabile” dell’agenzia di Colleferro.
Risultati tangibili insomma e non segnali di fumo.
Coordinamento regionale RdB-CUB INPS Lazio