Senza pudore e senza vergogna!!!

Roma -

 Apprendiamo da notizie apparse sulla stampa di ieri (La Repubblica – 19 maggio) dei faraonici compensi dei vertici di Inail, Inps ed Inpdap che, attraverso delibere dei rispettivi Consigli di Amministrazione, si sono raddoppiati o triplicati i compensi. Paradossalmente aumenti pienamente "legittimi" perché deliberati sulla base di una direttiva del Consiglio dei Ministri che risale a gennaio del 2001. Di questi provvedimenti nessuna comunicazione è stata data alle OO.SS. che non possono accedere a delibere censurate su argomenti "scottanti" come questo.
Ci sarebbero fiumi di parole da spendere sulla direttiva del Consiglio dei Ministri che consente aumenti per Presidenti e Consiglieri dei CdA, Presidenti e Consiglieri dei Civ e membri dei Collegi Sindacali, che variano, secondo le notizie riportate dalla stampa, dal 100% al 250% mentre la Finanziaria ed altri provvedimenti normativi obbligano ad effettuare tagli del 5 % sulle spese relative agli organici ed a non superare del 4,5% i costi relativi alle spese, mettendo ad esempio l'Inail nella condizione di non poter più garantire per quest'anno l'erogazione dei mutui ai propri dipendenti.
Per non parlare dei contratti, ormai scaduti da circa un anno e mezzo e sui quali assistiamo ad un meschino balletto per qualche euro in più od in meno.
Certamente la direttiva ci scandalizza, è l'ennesimo atto di un Governo arraffone e capace di fare solo gli interessi dei pochi a danno dei tanti. Ma quello che maggiormente ci scandalizza è l'atteggiamento di chi, in sordina, le direttive le applica, accettando faraoniche elargizioni senza il minimo pudore o vergogna nei confronti di chi lo circonda. Un atteggiamento ancora più scandaloso se si pensa che il personale è senza contratto, sempre più precario, senza alcuna certezza per il proprio futuro e che gli Enti sono sempre più alla deriva proprio a causa dell'incapacità dei vertici di amministrare la cosa pubblica con serie progettualità di rilancio e di riaffermazione del ruolo che gli stessi rivestono, o meglio dovrebbero rivestire, all'interno del welfare del nostro Paese. E così, mentre il personale per usufruire di un misero passaggio di livello deve sottoporsi ai più svariati sistemi di valutazione ed a prove e controprove di ogni tipo, i vertici applicano la norma e gli aumenti se li stabiliscono da soli, in barba a qualsiasi tasso di inflazione, programmata, presunta, reale o percepita. L'unica valutazione potrebbe essere fatta sul tasso di conflittualità tra Organi, sempre più alto, che sta portando gli Enti alla deriva. Gli aumenti sarebbero ancora più consistenti!
Come non definire scandaloso l'atteggiamento dei Collegi dei Sindaci, sempre pronti a fare le pulci a tutto ciò che riguarda gli emolumenti al personale, ma evidentemente pronti a chiudere un occhio quando si tratta del proprio tornaconto? O ci si dirà che questo è legittimato dalla norma?
Come non definire scandaloso e vergognoso l'atteggiamento dei Consiglieri dei CIV, designati non solo da Confindustria, Confcommercio, Confartigianato… ma anche da CGIL, CISL, UIL, CISAL, UGL che evidentemente hanno a cuore solo i propri interessi piuttosto che quelli del sistema sociale che dovrebbero difendere o quelli dei lavoratori dipendenti che quotidianamente, fra mille difficoltà, danno il loro contributo affinché il sistema pubblico funzioni al meglio?
Come altro definire il comportamento dei Presidenti degli Enti che, nella migliore delle ipotesi, usano la loro poltrona come trampolino di lancio politico, anche a costo di mantenere due piedi in una scarpa o come cosa propria, pronti a saccheggiare tutto il possibile?
Non ci rimane che confidare (sic!) sul Governo che deve ancora esprimere il proprio parere sulle delibere.
Che altro dire … se non VERGOGNA?