SI RAFFORZA LA NECESSITA' DELLO SCIOPERO DEL 3 LUGLIO
Comunicato n.39/13
La conferma sulla necessità delle iniziative assunte in questi giorni dalla USB contro il taglio delle risorse del Fondo Incentivante del 2013, a partire dalla occupazione del Collegio dei Sindaci e la proclamazione di 4 ore di sciopero da effettuare il giorno 3 Luglio, è arrivata questa mattina quando tutte le OO.SS. hanno abbandonato il Tavolo Nazionale convocato sulla formazione e sulla sperimentazione del modello organizzativo di Direzione regionale INPS integrata.
Una dietro l’altra, tutte le OO.SS. si sono pronunciate per il blocco di qualsiasi ulteriore incontro al Tavolo Nazionale, fino a quando non sarà chiarita la situazione sul possibile taglio di almeno 95 milioni del Fondo Incentivante, derivante da un’interpretazione del tutto parziale del Collegio dei Sindaci delle norme previste dalla spending review e dalla legge di stabilità.
Il taglio delle risorse del Fondo Incentivante si colloca nel più ampio taglio sulle spese di funzionamento dell’INPS (circa 533,00 milioni su 1,1 miliardi di spesa di funzionamento complessiva) che determina inevitabilmente una riduzione dei servizi all’utenza, che giustamente arriva sempre più arrabbiata agli sportelli.
In questa fase la responsabilità dei tagli non può tuttavia essere attribuita alla sola amministrazione, dimenticando le recenti scelte di Governo, non ultimo il rinnovato blocco del contratto nazionale dei pubblici dipendenti a tutto il 2014.
Scelte che hanno visto l’immediata risposta della USB con la mobilitazione dei lavoratori dell’INPS sotto Montecitorio il 22 Maggio.
Prima di abbandonare il Tavolo abbiamo ricordato che la firma dell’Accordo di Programma 2013 da parte di CISL e UIL è avvenuta a scatola chiusa, senza avere la benché minima rassicurazione sulle risorse del Fondo Incentivante, e che ai 95 milioni dei tagli chiesti dal Collegio dei Sindaci di oggi si devono sommare almeno altri 50 milioni che mancano, già dal giorno della firma di CISL e UIL, per l’integrazione dei trattamenti incentivanti.
Abbiamo poi richiamando l’amministrazione su quanto sta succedendo in merito alla sicurezza nei posti di lavoro, sia con riferimento alle intemperanze dell’utenza ed alla correlata riduzione del personale di sorveglianza, sia rispetto alla presenza dei dipendenti durante i lavori di adeguamento logistico.
Infine, abbiamo chiesto all’amministrazione di non procedere nell’ulteriore fase di sperimentazione e di sospendere qualsiasi attuazione delle disposizioni sulla pausa pranzo e sui 10 minuti di interruzione art.8 D.Lgs 66/2003, fino alla ripresa del confronto al Tavolo Nazionale.
Per evitare che la gravissima situazione che si è venuta a determinare produca il classico topolino con cui qualcuno intende salvare la propria coscienza, rilanciamo a tutti l’invito a partecipare in massa alle iniziative di lotta già proclamate dalla USB, dall’invio della lettera di protesta al Collegio dei Sindaci, all’assemblea di 15 minuti da effettuarsi contemporaneamente in tutte le Sedi il prossimo 26 Giugno, allo sciopero di 4 ore del 3 Luglio.
Basta con le chiacchiere e i proclami, il tempo stringe, ora servono iniziative di lotta vere a difesa dei servizi per l’utenza e del salario dei lavoratori, lo sciopero del 3 Luglio è un’occasione per tutti, anche per le altre OO.SS. che, con vero senso di responsabilità, possono sostenere le ragioni della giornata di mobilitazione.