SI RIPARTE !

Roma -

 

C’eravamo lasciati, prima della pausa estiva, all’indomani della firma dell’Ipotesi di Contratto Integrativo di Ente 2002-2005.

E’ da lì che vogliamo ripartire, per evidenziare ancora una volta la positività di un accordo che riconosce in termini economici la complessiva crescita professionale dei lavoratori dell’Istituto, destinando la gran parte delle risorse aggiuntive del Fondo 2005 all’adeguamento di strumenti come l’Assegno di garanzia o il TEP ed una parte minore agli sviluppi professionali ed alla revisione del sistema indennitario, piuttosto che aumentare le risorse per incentivare la maggiore produttività.

L’ipotesi sottoscritta apre inoltre interessanti prospettive per il personale dell’Area C, per quanto riguarda l’assunzione di compiti di maggiore responsabilità (posizioni organizzative e ruoli d’integrazione).

Un accordo per certi versi innovativo, frutto di una piattaforma concordata tra tutte le organizzazioni sindacali rappresentative, segno, questo, dello straordinario rilievo che ha assunto l’attuale fase sindacale interna.

Siamo pienamente convinti che tale confronto unitario debba avere continuità nel tempo, pur nel rispetto della diversità che contraddistingue le singole organizzazioni dei lavoratori e che porta inevitabilmente a posizioni diversificate su alcuni temi generali di politica sindacale, come nel caso della riforma pensionistica e della previdenza complementare, o per quanto riguarda le compatibilità economiche nei rinnovi contrattuali.

Nell’imminente ripresa delle trattative saranno affrontati importanti argomenti quali: i criteri per le selezioni concorsuali interne (il cui prossimo bando è previsto con decorrenza 1° dicembre 2005); il nuovo sistema di valutazione del personale; la revisione del sistema indennitario.

Riteniamo indispensabile il pieno coinvolgimento dei lavoratori dell’Ente su tali temi, attraverso proposte articolate o semplici suggerimenti che potranno essere inviati al nostro indirizzo di posta elettronica rdb@inps.it. Un sistema di valutazione funzionale necessita, infatti, della complessiva condivisione del personale, così come i criteri per le future selezioni concorsuali, che a nostro avviso non potranno prescindere da regole che garantiscano oggettività e trasparenza, eliminando eventuali elementi discrezionali.

Nell’ambito delle selezioni troveranno risposta le problematiche d’inquadramento riguardanti alcuni gruppi di dipendenti (ispettori di vigilanza C1/C2 e personale ex-Efim), tramite apposito bando con decorrenza 1° luglio 2004. Parallelamente, saranno ricercate idonee soluzioni alle problematiche dei lavoratori che si trovano in analoga posizione.

In questo periodo, oltre a numerosi consensi per il lavoro svolto, abbiamo tuttavia ricevuto anche qualche lamentela da parte di alcuni lavoratori che ritengono di non essere pienamente rappresentati all’interno dell’accordo sottoscritto il 29 luglio: ci riferiamo a CFL e personale delle Aree A-B proveniente dalla mobilità interenti.

I primi lamentano, a nostro parere con ragione, la mancata previsione del TEP per i lavoratori a tempo determinato. Ricordiamo che il problema riguarda analogamente gli oltre 100 ex-LSU, da cinque anni in servizio presso l’INPS con rapporto di lavoro precario.

L’Amministrazione si è fin qui opposta all’estensione del TEP a queste categorie di lavoratori; riteniamo quindi utile la mobilitazione dei lavoratori, non tanto per sensibilizzare il sindacato, quanto per obbligare la controparte a riconoscere eguali diritti ai lavoratori, senza distinguere tra le varie forme contrattuali. La pratica sindacale ci ha insegnato che solo la mobilitazione diretta dei lavoratori determina i presupposti per il riconoscimento dei diritti.

Allo stesso tempo invitiamo i lavoratori a tempo determinato a non considerare come scontati i risultati raggiunti con la sottoscrizione dell’accordo per l’accesso al mutuo ipotecario ed al piccolo prestito: spesso si sottovaluta quello che si è riusciti a conquistare e si dà immenso risalto a quello che ancora sfugge.

Ci dispiacciono, inoltre, le critiche generiche al sindacato contenute in alcuni volantini siglati "lavoratori CFL", dai quali emerge anche una colpevole disinformazione. Che qualcuno scopra soltanto oggi, ad esempio, l’esiguità del contingente di assunzioni autorizzate dai ministeri in deroga al blocco imposto dalla Legge Finanziaria 2005, vuol dire che probabilmente non ha seguito le nostre iniziative di mobilitazione a favore della stabilizzazione dei rapporti di lavoro di ex-LSU e CFL, dal momento che già a maggio, a seguito di un incontro con il dr. Verbaro del Dipartimento della Funzione Pubblica, denunciammo lo scarso numero di assunzioni previste (circa 3.000 in tutto il Pubblico Impiego).

Il recente decreto prevede in realtà un totale di 4.213 assunzioni (2.971 nel settore sicurezza), di cui solo 140 per il Comparto Parastato e …40, dicasi quaranta, per l’INPS !!!

Un risultato estremamente negativo, figlio di una becera politica occupazionale nel Pubblico Impiego, che avevamo tuttavia ampiamente previsto e pubblicizzato. La mancata sottoscrizione della recente revisione degli organici dell’Istituto nasce anche dalla consapevolezza che si tende a comprimere progressivamente il numero dei lavoratori pubblici assunti a tempo indeterminato, per favorire l’utilizzo di contratti atipici e precari.

Da tempo reclamiamo un tavolo di confronto con il governo per la stesura di un piano biennale o triennale che favorisca la stabilizzazione di tutti i lavoratori precari esistenti nella Pubblica Amministrazione. Riteniamo, quindi, che il problema vada affrontato complessivamente, per mettere fine ad una situazione insostenibile ed inaccettabile. Chi vuole occuparsi esclusivamente del proprio gruppo o della propria corporazione è padrone di farlo: ma senza mettere sul banco degli accusati chi è impegnato ogni giorno a contrastare l’impiego di lavoratori precari in tutto il mondo del lavoro e, specificatamente, nella Pubblica Amministrazione.

Ritenevamo doveroso questo chiarimento perché con i lavoratori vogliamo avere un rapporto franco e diretto, senza cercare di fare i "simpatici" a tutti i costi.

Per quanto riguarda le lamentele del personale delle Aree A-B proveniente dalla mobilità interenti, volte a denunciare uno scarso interesse, all’interno del Contratto Integrativo, per le qualifiche più sofferenti in termini stipendiali, riteniamo che siano critiche complessivamente ingiustificate, dal momento che a tutti i lavoratori transitati all’INPS tra il 2 gennaio 2002 ed il 31 dicembre 2003 è garantito con l’accordo del 29 luglio un TEP minimo di € 90, mentre il TEP di chi era già in servizio prima del 2 gennaio 2002 passa da €90 ad € 120. Inoltre la maggiorazione del 7% dell’incentivo quest’anno dovrebbe corrispondere ad un importo maggiore di quello del 2004, in quanto i C3 non ne beneficeranno più. Possiamo ipotizzare circa € 45 mensili contro gli € 30 del 2004.

Occorre tenere conto che le risorse disponibili e la necessità di trovare una sintesi comune non hanno permesso, francamente, di fare di più. E’ chiaro che, nell’ambito delle future selezioni concorsuali, una particolare attenzione dovrà essere riservata al personale attualmente collocato nelle Aree A-B, per favorirne il transito nell’Area C che continuiamo a ritenere naturale riferimento dell’attuale modello organizzativo.

Lo ripetiamo: a nostro parere abbiamo sottoscritto un Contratto Integrativo complessivamente positivo. Ora guardiamo avanti, ai prossimi problemi che dovremo affrontare.

Si riparte, dunque, con ancora addosso la carica della mobilitazione unitaria, che ha visto nelle assemblee interregionali di MILANO, ROMA, NAPOLI e BARI una straordinaria partecipazione di lavoratori.

Ripartiamo con la convinzione che il sindacato, unitariamente, in questi mesi ha aumento il proprio peso e la propria credibilità nell’Ente, questo a vantaggio degli interessi dei lavoratori.

Il riconquistato potere contrattuale dovrà ora essere difeso con impegno e coerenza.

Roma, 7 settembre 2005

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ASSEGNO DI GARANZIA

NUOVI IMPORTI PER IL PERSONALE IN SERVIZIO ALL’INPS O ALL’INPDAI AL 1° GENNAIO 1998

C4/C5

230 €

C3

195 €

C1/C2

160 €

 

TEP

NUOVI IMPORTI

C5 AL 24/09/99

260 €

PERSONALE TRANSITATO ALL’INPS TRA IL 02/01/2002 ED IL 31/12/2003

90 €

PERSONALE TRANSITATO ALL’INPS PRIMA DEL 01/01/2002 CHE PERCEPIVA GIA’ UN TEP PARI A €90

120 €

C3 AMMINISTRATIVI E SANITARI CHE NON RIVESTONO RUOLI ORGANIZZATIVI

70 €

C1/C2 CHE PERCEPIVANO GIA’ ASSEGNO DI GARANZIA PARI A € 160

30 €