SILENZIATO IL DISSENSO TACE IL TELEFONO DELLA SEGRETERIA DELLA D.G. INPS

Nazionale -

(83/21)  A parte i pochi fortunati che di prima mattina sono riusciti a comunicare con la segreteria della Direttrice generale, tutti gli altri si son dovuti arrendere di fronte a un telefono che ha continuato a squillare senza che nessuno si degnasse di rispondere. Se ci dovessimo davvero interrogare su una presunta interruzione di pubblico servizio, ma non ci sembra proprio il caso, dovremmo dedurre che è stata l’Amministrazione a decidere di impedire agli utenti interni, i lavoratori dell’Istituto, di comunicare con l’INPS.

Il 15 giugno si è deciso di silenziare il dissenso, di non ascoltare la voce di chi avrebbe voluto con grande civiltà e senso di appartenenza comunicare la propria contrarietà e preoccupazione per una riorganizzazione che appare inadeguata e inopportuna.

L’Amministrazione può contare sul sostegno della maggioranza delle organizzazioni sindacali, il cui cuore comincia a pulsare solo quando si parla di posizioni organizzative e incarichi direttivi, mentre appaiono latitanti su tanti temi di grande interesse.

Noi continueremo ad opporci al Reassessment, alla chiusura o declassamento delle sedi, all’introduzione delle schede di valutazione individuale.

Il 21 giugno invitiamo tutte e tutti a venire in piazza con noi davanti al Ministero per la Pubblica Amministrazione, partecipando al presidio della USB convocato per le ore 10, a sostegno della piattaforma del sindacato di base per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale e per respingere il decreto legge 80 del 6 giugno 2021, con il quale Brunetta e il Governo della grande alleanza introducono per legge una specifica area contrattuale destinata al personale di “elevata qualificazione”, ripropongono le tre fasce di merito che saranno utilizzate per l’assegnazione delle progressioni economiche all’interno delle aree, recuperano la valutazione triennale in base alla quale sarà possibile partecipare alle selezioni per i passaggi di area per i quali saranno addirittura necessari titoli culturali superiori a quelli previsti attualmente.

Insomma, si sta preparando una Pubblica Amministrazione classista, precarizzata e ancor di più clientelare. Non è la Pubblica Amministrazione che ci piace. Noi vogliamo partire dagli ultimi, dai mansionisti, dagli sfruttati, dei quali Brunetta & Soci non si preoccupano minimamente.

Andremo in Funzione Pubblica a presentare le nostre richieste di modifiche legislative e speriamo di essere in tanti, anche con il vostro aiuto. Ci sono momenti in cui ancor più che in altri è necessario prendere posizione, scegliere da che parte stare. Questo è uno di quei momenti. Per partecipare all’iniziativa abbiamo convocato un’assemblea nazionale esterna aperta a tutto il personale dell’INPS per l’intera giornata lavorativa del 21 giugno.