La convocazione iniziale era per il 6 maggio, data nella quale avremmo dovuto discutere con l’amministrazione della riduzione dell’organico e della  gestione degli esuberi in base al DL 95/2012 (spending review), nonché dei risparmi che l’ente deve garantire entro ottobre 2013 in base all’art. 1, comma 108, della Legge di stabilità 2013.

All’ultimo minuto la riunione è saltata perché nella stessa data Presidente e Direttore generale si erano impegnati ad incontrare le Confederazioni di CGIL-CISL-UIL sul Piano industriale di accorpamento dell’INPDAP e dell’ENPALS con l’INPS.

L’incontro del 6 maggio è stato così rinviato al 13 maggio con tanto di convocazione ufficiale. L’8 maggio, invece, arriva alla segreteria sindacale una nota che rinvia a data da destinarsi la riunione, in attesa dell’emanazione di “apposita circolare da parte del Ministero della Funzione Pubblica”.

Ma come, fino a qualche giorno fa la mancanza della circolare non impediva la convocazione su argomenti di grandissimo interesse e oggi diventa l’ostacolo che blocca il confronto?

Il vero ostacolo sta nel fatto che l’esito dell’incontro tra le Confederazioni di CGIL-CISL-UIL e i vertici dell’amministrazione è risultato insoddisfacente ed hanno deciso un aggiornamento per un ulteriore approfondimento.

CGIL-CISL-UIL impediscono, quindi, che all’INPS possa svolgersi un confronto su argomenti che interessano tutti i lavoratori finché non avranno sciolto i nodi che gli interessano.

Tutto ciò è inaccettabile. USB per protesta lunedì 13 maggio alle ore 10 sarà davanti alla porta della Sala Gianni Billia, dove avrebbe dovuto svolgersi l’incontro, per chiedere che il confronto non subisca altri rinvii.

Il comportamento del Presidente e del Direttore generale è intollerabile e manca di rispetto non solo alle organizzazioni sindacali rappresentative dell’INPS ma a tutti i lavoratori dell’ente.