Risulta ancora in fase di registrazione alla Corte dei Conti il Decreto che riguarda gli esuberi dell’INPS, in base alle norme previste dall’Art.2 della L.135/2012.

L’INPS sta per emanare un messaggio che spiegherà le modalità di certificazione del diritto a pensione per quei lavoratori in possesso dei requisiti anagrafici e contributivi previsti dalle norme in vigore  antecedentemente  alla cosiddetta “Riforma Fornero”, quindi coloro che risulteranno in possesso dei requisiti entro il 31/12/2013 e per i quali scatterà il diritto a pensione entro il 31/12/2014 (finestra aperta dopo un anno dal possesso dei requisiti).

Le Direzioni provinciali avranno a disposizione gli elenchi dei dipendenti iscritti al FPLD (Fondo di previdenza dei lavoratori dipendenti) potenzialmente interessati a tali disposizioni, elenchi che dovranno essere implementati con i nominativi dei lavoratori  che hanno presentato domanda di ricongiunzione e/o riscatto, utili a maturare il diritto e l’accesso al pensionamento cosiddetto “in deroga”.

Sarà quindi messa a disposizione nel sito intranet dell’Istituto una funzione che consentirà a detti dipendenti di verificare la propria presenza nelle liste.

Chi, tra il personale iscritto al FPLD,  ritenesse di non essere stato ricompreso negli elenchi, potrà rivolgersi alla Linea di prodotto/servizio assicurato pensionato della Sede competente alla liquidazione del trattamento pensionistico, mentre l’iscritto alle casse ex gestione INPDAP dovrà  segnalare tale situazione alla Direzione centrale Risorse Umane per il tramite della propria Direzione provinciale.

All’interno del presente comunicato pubblichiamo un’anticipazione della nuova determinazione dell’organico INPS e dei relativi esuberi che, al 31 ottobre 2012, come da Decreto ammontavano a 2.470. All’organico INPS va aggiunta la forza dell’INPDAP e dell’ENPALS, che produceva, a fine 2012, un esubero complessivo di 3.030 unità, nel frattempo diminuito a circa 2.800 per effetto dei pensionamenti.

Fin qui i numeri. Resta il giudizio drasticamente negativo dell’USB sui tagli alle risorse economiche dell’ente, all’organico e ai servizi erogati. Così come netta è stata la nostra contrarietà alla soppressione dell’INPDAP e dell’ENPALS, in quanto parte di un complessivo disegno di ridimensionamento della previdenza sociale pubblica, altrettanto netta è stata ed è a tutt’oggi la nostra avversità ad una Spending Review che svilisce il ruolo  della Pubblica Amministrazione, taglia preziose professionalità, in nome di risparmi che sembrano, per giunta, non essere mai sufficienti.

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