SQUALLORE SOVRANO

Comunicato n. 35/08

Roma -

 

 

Esattamente una settimana fa è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale la legge di conversione del D.L. 112 approvata in Parlamento senza alcun tipo di discussione (in soli nove minuti nove) con il varo della manovra finanziaria progettata dal governo.

In essa sono stati confermati tutti i provvedimenti già contenuti nel testo iniziale, di  cui ai precedenti comunicati, che vogliamo comunque brevemente riepilogare:

 

·         drastica riduzione degli organici;

·         mancata stabilizzazione dei lavoratori precari;

·         taglio degli incentivi;

·         restrizioni immediate sulla malattia;

·         peggioramento del rapporto di lavoro part-time;

·         forti limitazioni nell’utilizzo dei permessi.

 

Chi dunque aveva durante l’estate coltivato vane aspettative su di una attenuazione, sia pure parziale, delle misure contenute nel D.L. 112 è stato clamorosamente smentito nei fatti. Questo lo ribadiamo per un dovere di informazione corretta e trasparente, che ci siamo sempre sforzati di perseguire nei confronti di tutto il personale.

Nel frattempo, il ministro contro la Pubblica Amministrazione non perde occasione per scendere moralmente al di sotto della sua altezza, il che è quanto dire, diffondendo in maniera scientifica false informazioni e fomentando costantemente un clima da caccia alle streghe (cfr. RAI news 24 e l’intervista recentemente rilasciata a “Gente”).

Al contrario i dati che finalmente esprimono seri dubbi alla radice sull’intera campagna orchestrata ad arte contro i dipendenti pubblici, forniti peraltro dall’ Istat, mostrano in maniera inequivocabile che il popolo dei fannulloni è in realtà un popolo di precari, di esternalizzati e di lavoratori il cui stipendio è eroso da tempo dall’inflazione.

Nella Pubblica Amministrazione infatti i salari sono saliti negli ultimi 15 anni del 2,6 % comunque al di sotto dell’andamento dei prezzi. Se si tiene conto della contrattazione di secondo livello essi poi riescono appena a raggiungere l’inflazione. Tuttavia, si tratta della classica media statistica del pollo di Trilussa, perché vengono insieme considerati impiegati ed alti funzionari, magistrati e personale ausiliario. Una media inattendibile...

Quello che francamente ci lascia sconcertati è la posizione assunta da taluni esponenti confederali che, in una fase così delicata e particolare, anziché organizzare un minimo di mobilitazione e proclamare iniziative di lotta, “auspicano ed invocano” a gran voce il dialogo con il governo. In una parola, squallidamente pietiscono.

E per i lavoratori, che andrebbero tutelati, dopo il danno subìto c’è così anche la beffa.

 

 

Coordinamento regionale RdB-RdB INPS Lazio