STORIE DI ORDINARIA DISORGANIZZAZIONE
Comunicato n. 19/11
L’incontro svoltosi ieri all’Amba Aradam è servito a comprendere quello che sta capitando all’ex Sede provinciale di Roma e come ci si arrampichi sugli specchi. Il direttore dell’Area metropolitana ci ha innanzi tutto fornito conferma del fatto che ora la telematizzazione non è adeguatamente supportata (e non sappiamo quando lo sarà) e dei problemi esistenti, in particolare, nei settori dei lavoratori domestici e dei riscatti/ricongiunzioni per via delle scadenze da rispettare.
Altra nota dolente, dopo l’accorpamento con Roma centro, il sistematico pervenire di oltre 4.500 DURC al mese dall’inizio dell’anno, certamente non facili da gestire. La grande ressa agli sportelli, con punte registrate di 2.400 utenti al Flaminio e di 2.100 all’Amba Aradam per ciascuna settimana dello scorso mese di maggio, va in ogni caso gestita con “opportune (e indecifrabili) operazioni di dosaggio”. Per decongestionare il flusso e permettere agli operatori di lavorare, va subito adottata in maniera uniforme nell’ambito regionale la chiusura anticipata degli sportelli al mattino, con blocco del numeratore ad un orario designato (rinvio). La Filiale di Roma metropolitana ha, inoltre, una percentuale globale nel primo trimestre del corrente anno decisamente inferiore al dato regionale, anche se i dati più recenti sulla produzione al 31 maggio che non ci sono stati consegnati dimostrerebbero, secondo la direzione metropolitana, un parziale recupero (?).
Appare comunque a questo punto opportuno prevedere fin d’ora appositi piani di recupero monetizzati con straordinario anche durante il periodo estivo, in cui gli sportelli pomeridiani saranno chiusi dal 30 giugno al 1° settembre compresi.
E’ stata successivamente riproposta la bozza delle “Linee guida regionali” in via di definizione che, al momento, dovrebbe prevedere 4 livelli di informazione al pubblico da attivare in via sperimentale. E precisamente:
· una apposita “reception” per lo smistamento, da potenziare;
· uno sportello dei servizi immediati, per la ricezione e il protocollo;
· informazioni e consulenza con accesso libero;
· informazioni e consulenza per appuntamento.
Premesso che quanto sopra non è proponibile (né realizzabile) in alcune realtà, resta solo da comprendere perché mai alcuni dirigenti si ostinino a considerare la riorganizzazione in atto completamente avulsa dalle situazioni e senza alcun tipo di collegamento con il caos che pure ha, oggettivamente, provocato. In tal modo non si fa altro che procedere con tentativi di ordinaria disorganizzazione. Nel contempo la direzione regionale collezionava la terza diffida in sei mesi per mancanza di trasparenza sulla pubblicazione del bando per la attribuzione della posizione organizzativa di “Responsabile di Agenzia complessa” relativa all’Area metropolitana di Roma (vedi doc. allegato). Un bel record, non c’è che dire!!!
Da registrare prima del definitivo aggiornamento l’esilarante proposta avanzata dalla UIL (anche a nome della CISL) circa la possibilità di prevedere una nuova figura istituzionale, il cosiddetto “maitre di sala” con funzioni da vigile e magari una apposita indennità da prelevare ovviamente dal Fondo di Ente. Della serie, nel caos generale proviamo a recuperare quattrini per pochi e a danno di tutti…