SUL MANSIONISMO USB C’E’ SEMPRE REALIZZIAMO CIO’ CHE E’ POSSIBILE

Roma -

(41/20)  In modo più o meno spontaneo è partita una nuova petizione dei lavoratori delle Aree A e B per riportare alla ribalta il tema del mansionismo chiedendo il passaggio di tutto il personale di quelle due aree all’aria superiore, indipendentemente dal titolo di studio posseduto, attraverso una selezione per titoli da emanare e concludere entro il prossimo mese di aprile.

Sui contenuti politici della richiesta siamo perfettamente d’accordo, anzi, a nostro parere, entrambe le aree dovrebbero essere abolite con il passaggio di tutto il personale all’Area C, che resta l’unica area i cui contenuti professionali siano coerenti con l’effettivo lavoro svolto dai lavoratori dell’Istituto. USB sul mansionismo c’è sempre stata, spesso dovendo fronteggiare l’ostilità non solo dell’amministrazione ma anche di alcune organizzazioni sindacali interessate a lasciare le cose immutate per avere lavoratori in posizione di debolezza sui quali fare pressione.

Oggi abbiamo una situazione diversa. Il vertice politico dell’INPS si è dimostrato da subito sensibile al tema del mansionismo ed alle ragioni dei lavoratori che subiscono una condizione di sfruttamento con differenze economiche che arrivano, tra un A1 e un C5, a superare i mille euro al mese.

Tuttavia non dimentichiamo che esistono norme legislative e regole contrattuali che riducono gli spazi di agibilità dell’Istituto. Si deve fare immediatamente tutto quello che è possibile e lavorare tutti insieme per modificare quelle norme che oggi impediscono una soluzione complessiva del problema. Chi propone passaggi di massa indipendentemente dai titoli di studio o non conosce le norme oppure fa semplice populismo e non aiuta a trovare una soluzione seria per tutti.

USB è favorevole all’emanazione di selezioni verticali per soli titoli riservate a quanti sono in possesso del titolo di studio previsto per l’accesso dall’esterno all’area per la quale si concorre, come del resto previsto dalle attuali norme. Ipotizzare soluzioni diverse cozza con la richiesta di intervenire tempestivamente. La durata incerta dell’emergenza sanitaria e l’esigenza di evitare il più possibile la presenza fisica in sede giustificano ampiamente la previsione di una tale modalità selettiva.

Parallelamente USB chiede che al resto del personale delle Aree A e B sia riconosciuto con il contratto integrativo 2019 un compenso economico mensile aggiuntivo all’attuale TEP per indennizzare il personale che non potrà transitare all’area superiore. Inoltre, nel 2020 e non oltre, dovranno essere portate a termine le progressioni economiche interne alle aree, anche quelle con selezioni esclusivamente per titoli, per inquadrare tutti gli A e B quantomeno al livello apicale della loro area. USB non è convocata al tavolo sindacale nazionale ma questa situazione, voluta da chi ha firmato il CCNL di Comparto, non deve essere la scusa per ritardare ancora soluzioni necessarie e praticabili. Inutile proporre iniziative che non si possono realizzare se quelle che è possibile attuare sono messe da parte.

Al presidente Tridico chiediamo di continuare ad operare per far uscire l’INPS dal Comparto Funzioni Centrali per poter determinare un sistema di classificazione che non mortifichi i lavoratori dell’Istituto e non impedisca soluzioni d’inquadramento coerenti con l’effettiva attività svolta, riconoscendo finalmente a tutti una giusta collocazione professionale ed economica.

USB chiederà all’Aran di proseguire a distanza, con collegamento telematico, i lavori della Commissione paritetica per la revisione del sistema di classificazione. Il confronto sindacale non deve essere interrotto dall’emergenza sanitaria così come non s’interrompe l’attività istituzionale dell’Istituto.

USB sul mansionismo c’è sempre stata e continuerà a garantire il proprio impegno con la consueta continuità, senza grandi proclami o atteggiamenti populisti, lavorando con concretezza e serietà.