TAMBURI DI GUERRA?

Comunicato n. 25/08

Roma -

 

Evidentemente bisognava toccare il fondo.

Dalla progressiva campagna mediatica di criminalizzazione di tutti i dipendenti pubblici  all’ampliamento invero ingiustificato delle fasce di reperibilità in caso di malattia, dalla parziale decurtazione dell’incentivo 2007 alla totale soppressione di quello 2008, dalla ulteriore riduzione degli organici all’aumento indiscriminato della flessibilità, il passo è stato breve.

Eppure, tutto questo è stato da tempo orchestrato ad arte e senza che i confederali battessero ciglio. Anzi. E’ perciò veramente sorprendente accorgersene solo ora.

Le maggiori burocrazie sindacali facenti capo a CGIL, CISL e UIL, alle quali si è di recente aggiunta la crescente UGL, non vogliono infatti minimamente ammettere che quanto sta accadendo oggi è la diretta conseguenza di scelte miopi ed asfittiche di volta in volta assunte negli anni precedenti.

Le loro responsabilità diventano ancora più pesanti se si considera che, in una fase così delicata per la sorte di milioni di lavoratori del pubblico impiego, non si è aperto finora nessun tipo di discussione con gli stessi, ma tutto è stato come sempre deciso nelle anguste oscurità di apparati burocratici pronti a svendere ogni cosa, pur di ottenere ruoli di supina rappresentanza col nuovo governo.

Rulli di tamburo, dunque, e squilli di tromba decisamente tardivi.           

Il decreto 112 verrà tramutato in legge, probabilmente con qualche aggiustamento, entro il prossimo 24 agosto. Da una svendita all’altra, di corsa verso l’abisso.

Possiamo anche scommettere che dopo quella data ci verranno a dire: “Non si poteva fare di più”, “Abbiamo ottenuto quello che volevamo”, “Dopo tutto voi potete sempre contare su un posto di lavoro fisso” !!!

E tutto questo per non aver saputo efficacemente reagire in tempo, per aver sempre chinato la testa e subìto scelte lontane dagli interessi dei lavoratori. Senza ritegno.

Che invece danno imperterriti segnali significativi e importanti. Petizioni, assemblee, sit-in e iniziative di vario tipo si susseguono in questi giorni a ritmo vertiginoso. Anche le RSU si sono mobilitate un po’ ovunque, mentre sorgono comitati di lotta spontanei.

L’attacco sfrontato, insulso, vergognoso da parte del governo per demolire la pubblica amministrazione va rigettato subito e senza esitazioni.

Respingiamo il decreto 112, manifestiamo compatti la nostra indignazione, fermiamoli!

Partecipando insieme all’assemblea di tutta l’area romana che si svolgerà il prossimo 8 luglio per l’intera giornata presso la sala Aldo Moro della Direzione Generale.

 

 

Coordinamento regionale RdB-CUB INPS Lazio