Tressette con il morto, l'amministrazione gioca con i firmatari
TRESSETTE CON IL MORTO
(C 24/25) Nel popolare gioco di carte Tressette, si definisce partita “con il morto” quella nella quale manca un giocatore (si gioca in 2 o in 4) e si supplisce con uno virtuale, il morto, le cui carte sono gestite dal mazziere.
Ci sono diverse possibili applicazioni di questa suggestione alla penosa e grottesca situazione del tavolo sindacale Inps, che vede l’esclusione delle sigle non firmatarie del vergognoso CCNL Funzioni Centrali 2022-24.
Il morto è un’Amministrazione pavida e con il fiato corto, che dopo tre mesi di tentennamenti ed evidenti imbarazzi, non trova quella briciola di coraggio per riconoscere a tutti i sindacati almeno informazione e confronto, come deciso dal Ministero della Giustizia e disposto da alcune innovative sentenze.
Il morto sono i sindacati gialli, più tronfi e burocratici che mai, pronti a lucrare ancora alle spalle dei lavoratori che hanno tradito con la loro vergognosa svendita di salario e diritti.
Il morto è soprattutto la democrazia, svuotata di ogni effettività e ridotta ad un simulacro. Basta leggere i volantini dei sindacati complici per capire che non hanno uno straccio di piattaforma politica – aspettano la bozza datoriale di CCNI - e che sono interessati solo a saccheggiare il fondo per aumentare le indennità e introdurre posizioni riservate a pochi privilegiati. Rivendicano l’aumento del fondo, che giá sono pronti a sbranare, per giustificare le loro responsabilità per la perdita di salario e intanto cianciano di sperimentazione della finta settimana corta.
Sono costretti a convocarsi e riunirsi in segreto come cospiratori, per evitare il confronto con la Usb, che temono più di ogni altra cosa. Questo squallido gioco non potrà durare a lungo e presto i lavoratori dell’Inps presenteranno loro il conto da pagare per l’incapacità e la subordinazione alla controparte.