UNA VERIFICA OPPORTUNA

Comunicato n. 16/09

Roma -

 

Si è svolto giovedì scorso il 13° coordinamento dei delegati del Lazio, utile e quanto mai opportuno a fare il punto sulla situazione di grave disagio esistente nella regione.

Lo stato di agitazione indetto contro la sperimentazione coatta sull’”open day”, preteso dalla direzione regionale e purtroppo attivato con la collaborazione dei confederal-concertativi, ha complessivamente portato ad oggi alla stesura di ben 21 (ventuno) documenti da parte delle singole sedi, equamente ripartiti tra i nettamente contrari e quelli che sollevano almeno delle perplessità sulla gestione dell’intera operazione. Insomma, un coro di NO.

Ma poiché al peggio non c’è mai fine possiamo tranquillamente scommettere che magari a settembre qualcuno avrà la faccia tosta di affermare che “è stato un successo”. E se adesso i lavoratori non ci vedono chiaro e insorgono, probabilmente non hanno… capito!

Particolare interesse hanno suscitato, al riguardo, le testimonianze di Marco Giometti (Poggio Mirteto) e di Quirino Civolani (Roma Eur) ed i relativi percorsi intrapresi.

E’ stato alla fine ribadito con assoluta chiarezza che va tutelato chiunque si rifiuti di fare obbligatoriamente “open day” e che dai singoli verbali di sede, peraltro redatti non sempre correttamente, deve comunque restare traccia della nostra posizione.

I lavori del coordinamento sono poi proseguiti con la precisa e dettagliata relazione di Antonio Mercolella sugli adempimenti ai quali deve attenersi in materia di sicurezza il datore di lavoro e sulle possibili iniziative da attivare in base al Testo Unico 81/2008, a partire dalla richiesta del DVR (Documento di Valutazione dei Rischi), sede per sede.

Un fattivo sostegno è stato inoltre manifestato ai lavoratori tutti della sede di Ostia, per le iniziative che stanno mettendo quotidianamente in campo a partire dal 17 giugno (vedi doc. allegato). Varato in proposito un intervento diretto sulla direzione regionale.

Nel corso della riunione sono state anche illustrate, sia pure per sommi capi, le linee salienti del piano industriale contenuto nel decreto Brunetta e forniti vari chiarimenti sul prossimo pagamento dell’incentivo e sulla attribuzione delle posizioni organizzative.  

Prosegue nel contempo l’indagine avviata sul territorio già ad inizio anno nelle diciotto agenzie della regione, relativamente a carichi di lavoro, carenza di personale, ulteriori adempimenti, sicurezza sul lavoro e nuove criticità. Una situazione ormai insostenibile.  

L’accorato appello ad una grande mobilitazione in occasione della prossima assemblea nazionale del 25 giugno in Direzione Generale (alla quale tutto il Lazio è naturalmente chiamato a contribuire in maniera considerevole), contro il tentativo di privatizzare la Pubblica Amministrazione, ha chiuso i lavori di questo indispensabile e impegnativo coordinamento.

Una tappa di fondamentale importanza verso lo Sciopero Generale del Pubblico Impiego.

 

 

Coordinamento regionale RdB-CUB INPS Lazio