USB GUARDA CON ATTENZIONE ALLA POLITICA DEL PERSONALE

Roma -

(42/20) La situazione attuale della pandemia di COVID-19 avrà pesanti ricadute sull'economia globale e, di riflesso, sulla quotidianità di ogni lavoratore. Il G20, in un'inedita riunione in videoconferenza, ha stanziato circa 5.000 miliardi di dollari per iniettare liquidità nei mercati e garantire stabilità al sistema delle imprese. Molti commentatori sostengono che ci aspetta una crisi molto pesante, le cui proporzioni al momento sono indefinibili. Il Governo nel decreto Cura Italia ha messo in campo misure pari a 25 miliardi di euro per sostenere aziende e lavoratori e molti dei provvedimenti previsti saranno resi efficaci dall'INPS e dai suoi dipendenti.

Le donne e gli uomini dell’Istituto stanno assicurando, nonostante il lavoro in modalità agile, la funzionalità dell'ente, contribuendo in modo fattivo a garantire le prestazioni in essere e quelle nuove individuate dal decreto: è un'azione di forte senso di responsabilità tesa anche alla tenuta democratica del Paese. Lo spirito di sacrificio ed abnegazione, oltre ad essere una misura della serietà e dignità del personale INPS, che non si è mai tirato indietro rispetto al lavoro e alla solidarietà, deve essere, a parere della USB Pubblico Impiego INPS, riconosciuto agli stessi lavoratori.

Al personale che sta operando da remoto, per evitare il rischio del contagio e  di essere a propria volta vettore di trasmissione del pericoloso virus, deve essere attribuito, in questo periodo, il buono pasto, così come per i lavoratori in servizio. Non c’è norma che lo escluda e ci sembra una scelta di buon senso, viste le modalità di lavoro dello smart working. Ricordiamoci inoltre che il buono pasto ha anche una funzione d’integrazione stipendiale e con un contratto scaduto ormai da quindici mesi un po’ di ristoro economico non può essere negato. Allo stesso tempo si ritiene che debba essere riconosciuto e remunerato anche il lavoro straordinario, laddove debitamente documentato ed autorizzato. La condizione obbligatoria di allontanamento dall’ufficio per motivi di sicurezza e di salute non deve risultare penalizzante per i lavoratori.

Sempre con riguardo al lavoro agile legato alla contingenza del coronavirus, si invita l’amministrazione a riflettere sulla possibilità di riconoscere sussidi straordinari al personale costretto ad acquistare apparecchiature informatiche e ad attivare collegamenti internet per aderire allo smart working, con particolare riguardo al personale delle Aree A e B, la cui retribuzione mensile è decisamente inferiore a quella del resto del personale.

La USB attende con interesse le scelte che saranno assunte su mutui e prestiti, ritenendo che la sospensione per sei mesi delle rate di mutuo e di prestito debba riguardare su base volontaria la generalità dei lavoratori, sia in servizio che in pensione, senza dover provare particolari situazioni di disagio conseguenti all’emergenza sanitaria che è diventata anche emergenza economica. Per quanto riguarda la diminuzione dei tassi d’interesse su mutui e prestiti auspichiamo che la scelta dell’amministrazione sia lungimirante e favorevole per il personale.

E’ ancor di più in questi momenti di generale difficoltà e di tragedia nazionale per le tante vittime che si misura la politica del personale di un’azienda. La USB attende con fiducia di verificare quali scelte saranno adottate dall’amministrazione, perché fin qui la gestione ad esempio delle ferie residue ha lasciato molto a desiderare ed ha determinato malcontento e senso di frustrazione tra i lavoratori dell’Istituto.