ALCUNE RISPOSTE A QUESITI POSTI DAI NEO ASSUNTI
Comunicato 101/19
Abbiamo raccolto alcuni quesiti da lavoratori idonei al concorso per 967 posti di “consulente della protezione sociale”, assunti a tempo determinato dal 1° luglio 2019 e, una volta acquisita l’autorizzazione per nuove assunzioni da parte dell’INPS, assunti a tempo indeterminato dal 15 ottobre per una parte di idonei e dal 15 novembre prossimo per la restante parte fino ad esaurimento della graduatoria.
Rispondiamo pubblicamente ai quesiti ritenendo utile socializzare le informazioni.
Avendo impellenti esigenze produttive l’Amministrazione ha scelto di attivare contratti di lavoro a tempo determinato attingendo alla graduatoria del concorso pubblico. Tuttavia non si può parlare di trasformazione del rapporto di lavoro da tempo determinato a tempo indeterminato perché sono due rapporti di lavoro distinti, regolati da contratti diversi. Pertanto è stato necessario interrompere il rapporto di lavoro a tempo determinato per procedere all’assunzione a tempo indeterminato. Per tale motivo è stato chiesto ai lavoratori di usufruire delle ferie maturate in base all’art. 28, comma 4, del CCNL del 12 febbraio 2018.
Il periodo di prova in caso di rapporti di lavoro a tempo determinato inferiori a sei mesi è pari a due settimane. La USB chiederà di scomputare le due settimane dal periodo di prova previsto per l’assunzione a tempo indeterminato.
Come stabilito dall’art. 55, comma 7, del CCNL del 12 febbraio 2018, i periodi di lavoro a tempo determinato già effettuati in INPS saranno utili per il calcolo dell’anzianità lavorativa richiesta per l’applicazione di determinati istituti contrattuali.
I lavoratori assunti a tempo determinato e collocati in formazione percepiranno l’incentivo al pari degli altri dipendenti assunti a tempo indeterminato. La formazione non interrompe l’erogazione dell’incentivo, che è rapportata come valore alle ore di lavoro effettuate dal dipendente. Per il periodo di contratto a tempo determinato i lavoratori hanno percepito un anticipo mensile dell’incentivo pari a 75 euro (rapportato alle ore del contratto), mentre dall’ingresso a tempo indeterminato l’anticipo sarà adeguato a 90 euro mensili.
La USB chiederà che le ore lavorate in eccesso nel rapporto di lavoro a tempo determinato siano retribuite o rese fruibili, in quanto si ritiene che non possa esistere una prestazione lavorativa rilasciata a titolo gratuito e che tale problema doveva essere affrontato dai direttori provinciali prima dell’interruzione del rapporto di lavoro a tempo determinato.
Nei rapporti di lavoro a tempo determinato si ha diritto a permessi personali, per partecipazione a concorsi, per visite specialistiche ed altro solo se il rapporto a tempo determinato supera i sei mesi continuativi, casistica che non rientra in quella in esame.
I buoni pasto maturati con il contratto a tempo determinato devono essere fruiti e non possono essere cumulati con il nuovo rapporto di lavoro perché, come riportato in precedenza, si è in presenza di due distinti rapporti di lavoro ed al dipendente sono assegnate due differenti matricole.
Per quanto riguarda la documentazione prodotta per il contratto a tempo determinato, in occasione della sottoscrizione del contratto a tempo indeterminato risulta che al lavoratore sia stato chiesto di produrre nuovamente la stessa documentazione. Alla USB tale procedura appare pretestuosa in quanto la pubblica amministrazione non deve chiedere documenti dei quali è già in possesso.
Come avranno già notato i lavoratori il cui rapporto a tempo determinato si è interrotto lo scorso 14 ottobre per iniziare il nuovo rapporto a tempo indeterminato dal 15 ottobre, per il periodo di lavoro a tempo determinato è stato emesso un cedolino, mentre per i quindici giorni di rapporto a tempo indeterminato è stato emesso un pagamento diretto di 800 euro soggetto a successivo conguaglio con la retribuzione di novembre. Tale modalità operativa si è resa necessaria in quanto al momento di chiudere gli stipendi di ottobre al personale neo assunto non era stata ancora assegnata la nuova matricola. La stessa cosa accadrà probabilmente per gli ingressi a tempo indeterminato previsti per il prossimo 15 novembre.
I lavoratori assunti a tempo determinato e collocati in formazione risulta che saranno ulteriormente collocati in formazione successivamente all’assunzione a tempo indeterminato, probabilmente per poter scaricare l’attività formativa sulla produttività al fine di raggiungere più facilmente gli obiettivi di produzione. Una scelta poco convincente che aiuta nell’immediato ma che in prospettiva rischia di rappresentare un boomerang, con richieste di produttività che difficilmente potranno essere soddisfatte.
La USB invita le lavoratrici ed i lavoratori che volessero avere ulteriori chiarimenti su questioni contrattuali e di rapporto di lavoro a scrivere a usb@inps.it.