ANCORA SBERLE AI LAVORATORI PUBBLICI
Comunicato n. 76/09
In allegato il DECRETO LEGISLATIVO 27 ottobre 2009, n. 150 (Riforma Brunetta) e la La Circolare N. 7 del 12 novembre 2009 sulle fasce di reperibilità e le assenze per malattia dei lavoratori pubblici
SALE A SETTE ORE LA REPERIBILITA’ IN CASO DI MALATTIA
Il ministro Brunetta ha firmato il decreto che modifica nuovamente le fasce di reperibilità in caso di assenza per malattia dei lavoratori pubblici, portandole a sette ore giornaliere, dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18. La decisione diventerà operativa non appena il decreto sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale.
Quei sindacati che pensavano di poter gestire i provvedimenti legislativi del ministro, magari mitigandone gli effetti con improbabili tavoli di confronto, hanno sbagliato clamorosamente i loro conti. L’ossessione di Brunetta nei riguardi dei lavoratori pubblici ha raggiunto livelli insopportabili e supera ogni ipotesi negativa.
Cosa dirà ora la CISL ai lavoratori, dopo avergli raccontato di aver strappato a Brunetta l’impegno a ripristinare le vecchie fasce di reperibilità in caso di malattia, impegno durato il tempo di uno starnuto? Quanto ancora andrà avanti la mistificazione sul pieno recupero all’INPS del salario accessorio 2009, tagliato dalla Legge 133, quando abbiamo dimostrato, dati alla mano, che rispetto al 2008 ci sono quasi cinque milioni di euro di tagli veri? Come si fa a sostenere la Riorganizzazione dell’INPS che non è altro che una messa in liquidazione dell’Ente, non assicurando prospettive di sviluppo né alcun beneficio per la stragrande maggioranza dei dipendenti?
Alla CISL, sindacato di maggioranza all’INPS, chiediamo di rompere l’abbraccio mortale che la lega a questo governo e di pensare al bene dei lavoratori. Alla CISL ed alle altre organizzazioni sindacali proponiamo di costruire una forte ed unitaria opposizione ai provvedimenti che stanno colpendo i lavoratori pubblici, alcuni dichiaratamente vessatori, come quelli che riguardano la decurtazione del salario accessorio in caso di malattia o le fasce di reperibilità diverse dai lavoratori del privato.
Siamo convinti che ci sia ancora spazio e tempo per fermare la macchina da guerra che vuole distruggere la pubblica amministrazione, ma non c’è da indugiare oltre, e le scelte sbagliate di oggi saranno le gravi responsabilità di domani.
AUMENTANO LE TASSE PER I LAVORATORI PUBBLICI?
Non conosciamo ancora la versione della Finanziaria approvata dalla Camera e da oggi al voto definitivo in Senato, ma il testo in precedenza conteneva una norma destinata al pubblico impiego che prevedeva la tassazione corrente anche di emolumenti riferiti a periodi fiscalmente precedenti all’anno di competenza. Stiamo parlando, per esempio, del saldo dell’incentivo, che è erogato sempre nell’anno successivo a quello di riferimento e che finora è stato soggetto a tassazione separata. Il nuovo provvedimento finirebbe per far pagare più tasse ai lavoratori pubblici. E dov’è la novità?