APPROVATA LA RIORGANIZZAZIONE INPS LA DISCIPLINA RESTA UFFICIO CENTRALE FUORI DELLA DCRU

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(82/22) Un parziale risultato l’abbiamo ottenuto: l’Ufficio Procedimenti Disciplinari resta Ufficio centrale in rapporto diretto con il Direttore generale. Sventato il tentativo di riportare l’azione disciplinare all’interno della Direzione centrale Risorse Umane, dopo che il Commissario Straordinario Treu nel 2014 l’aveva resa parzialmente indipendente all’indomani di una brutta stagione che aveva avuto per protagonista un Capo del Personale dell’Inps.

Questo l’unico ripensamento da parte degli Organi centrali dell’Istituto, che hanno varato un “Ordinamento delle funzioni centrali e territoriali” che interviene in profondità sul ruolo dell’informatica Inps, tra una 3-I SpA che allungherà e complicherà la catena per ottenere i servizi informatici e la scelta d’incardinare i funzionari della DCTII nelle diverse direzioni centrali, presentandola come un’organizzazione a matrice, mentre in realtà si è incardinati gerarchicamente nelle singole direzioni centrali. Qual è il senso di una tale scelta che contribuisce a indebolire ulteriormente la Direzione centrale Tecnologia Informatica e Innovazione?

Nel presentare il nuovo “Ordinamento delle funzioni centrali e territoriali” ai sindacati, il Presidente Tridico ha detto che la “manutenzione evolutiva” della riorganizzazione del 2019 è frutto delle necessità organizzative e dei desiderata del nuovo Direttore generale. In quel momento ci è tornato in mente quanto ci disse tempo fa un amico – “Se Caridi diventa Direttore generale tempo qualche mese e Tridico non tocca più palla”. Se è vero quanto affermato dal Presidente, vuol dire che lo smantellamento dell’informatica Inps nasce da chi l’ha guidata negli ultimi anni, ma tutti gli Organi risultano in ogni caso egualmente responsabili di quanto deciso.

Non può essere definito “manutenzione evolutiva” un intervento così pesante su una funzione cardine per il buon funzionamento dell’Istituto: smantellata l’informatica, l’Inps sarà molto più debole di quanto non sia già. Per questo ci battiamo con forza contro la mega operazione di esternalizzazione dell’informatica verso la Società 3-I SpA.

Veniamo alle future nomine. Verso metà mese partirà l’interpello per tutti gli incarichi di dirigente generale, sia in sede centrale che nei territori, che dovrebbero essere assegnati a fine settembre e decorrere dal 1° gennaio 2023. Sembra che ci saranno quattro o cinque promozioni. La notizia certa è che tutti gli attuali dirigenti generali ruoteranno nell’incarico. Per il ruolo di Direttore centrale Risorse Umane si fa con insistenza il nome di Giuseppe Conte, attuale Direttore Centrale Formazione, mentre sembrerebbe che per non far ruotare Giorgio Fiorino, attualmente Direttore centrale Audit e Monitoraggio Contenzioso, si siano modificati i contenuti della direzione a lui affidata in Direzione centrale Supporto agli Organi e Internal Audit. Il trio di ferro Caridi, Conte e Fiorino in questo modo governerebbe Tecnostruttura, Risorse Umane, Supporto agli Organi e Audit. Non c’è male.

Per l’assegnazione degli incarichi di dirigente non generale ci sarà più tempo ed è probabile che non si attuerà la rotazione obbligatoria. In ogni caso gli interpelli dovranno terminare entro dicembre perché anche per loro la decorrenza del nuovo incarico decorrerà dal 1° gennaio 2023.

Vedremo cosa accadrà e se verremo smentiti dai fatti, ma ancora una volta ci sembra che si guardi all’interesse personale di questo o quel dirigente piuttosto che alla necessità di disegnare un’organizzazione funzionale ed efficiente. Il territorio, poi, è completamente dimenticato. Potremmo ritenerci soddisfatti per la soppressione della DC Presidente e Organi Collegiali e il ripristino della DC Comunicazione, liquidando la cosa con un “ve l’avevamo detto”, ma come si fa ad essere felici degli errori organizzativi dell’Amministrazione che finiamo per pagare tutti? Ecco perché continuiamo a sollecitare l’accantonamento del fallimentare “Reassessment”, per recuperare una modalità lavorativa che favorisca una visione completa dei processi lavorativi, puntando molto sulla formazione concreta, utile e non formale. Se siete in buona fede dateci ascolto.