BLOCCO DELLE MANSIONI SUPERIORI: FACCIAMO UN PO' DI CHIAREZZA

Comunicato n.30/07

Nazionale -

 

 

Cresce ogni giorno di più il numero di lavoratori che aderiscono al blocco delle mansioni superiori,  indetto dalla RdB-CUB per costringere l’Amministrazione ad avviare un confronto sindacale sul mansionismo.

 



A partire da Vicenza, si sono formati i primi comitati di mansionisti delle aree A e B che chiedono:

> La certificazione delle mansioni effettivamente svolte;
> Il pagamento della differenza stipendiale per chi effettua con prevalenza e continuità le mansioni superiori;
> La sottoscrizione di un accordo di programma per il progressivo svuotamento delle aree A e B.

 



Tuttavia il crescente attivismo dei lavoratori dà probabilmente fastidio ad alcuni direttori di Sede i quali, invece di riconoscere formalmente (con ordini di servizio specifici) le attività svolte dai colleghi mansionisti, preferiscono lanciare più o meno velate minacce, arrivando in alcuni casi addirittura ad indicare ipotesi di provvedimenti disciplinari come accaduto a Monza.

 


A dar man forte all’Amministrazione arriva anche qualche organizzazione sindacale come la CISL, che a Trento in un comunicato sindacale attacca i lavoratori in lotta, accusandoli di mettere a repentaglio il raggiungimento dei piani di lavoro 2007 e l’incentivo dei colleghi.       

 


Invece di preoccuparsi di tutelare i lavoratori che rivendicano diritti oggettivi, la CISL di Trento teme per una produttività mai contrattata a livello nazionale (sic!) e fomenta la divisione tra lavoratori.

 


La CISL Veneto, poi, nel periodico “NOI… INPS”, riferendosi ai colleghi che nella Sede di Padova  hanno dato  vita alla protesta  sul  mansionismo, li  definisce  con  queste  testuali parole: “I cazzari mestano il quotidiano per sollecitare qualche collega che non approfondisce adeguatamente i temi del suo mondo lavorativo”. La CISL probabilmente preferisce la via giudiziaria a quella sindacale, ma il nervosismo mostrato a riguardo della vertenza lanciata dalla RdB-CUB sembra, francamente, eccessivo: vuol dire che i lavoratori stanno rispondendo positivamente ed i fautori del sindacato come semplice patrocinatore di ricorsi stanno in grande affanno.

 



Rispetto all’astensione dell’effettuazione di mansioni superiori la RdB-CUB ha dato dall’inizio precise indicazioni ai colleghi, una su tutte: i lavoratori delle aree A e B non possono essere inseriti nella turnazione ai diversi sportelli per l’utenza esterna, poiché l’attività informativa verte su tutto il complesso delle attività dei processi, mentre il personale dell’area B può essere impiegato in una sola linea di prodotto e ancora più chiara è la posizione del personale dell’area A che non può utilizzare apparecchiature informatiche.

 


La RdB-CUB ha chiesto, quindi, formalmente all’Amministrazione di intervenire nei confronti di quei direttori, come il responsabile della Sede di Monza, che hanno contestato al personale comportamenti difformi dalle norme, per annullare le lettere notificate ai lavoratori.

 

INVECE DI NOTIFICARE I RICHIAMI AI DIPENDENTI
PERCHE’ NON CERTIFICATE LE MANSIONI EFFETTIVAMENTE SVOLTE?