MANSIONI SUPERIORI: RESISTERE, RESISTERE, RESISTERE.
Comunicato n.42/07
Aumenta giorno dopo giorno il numero di comitati mansionisti costituiti presso le Sedi INPS. Le regioni del nord, come la Lombardia, il Veneto, l’Emilia Romagna sono di esempio al resto del Paese, anche per l'alto numero di personale inquadrato soprattutto in area B.
L’Amministrazione ha evidenti difficoltà a gestire la protesta dei lavoratori, che dimostrano determinazione nell’attenersi alle proprie mansioni seguendo le indicazione della RdB-CUB che ha promosso la vertenza.
VERGOGNOSO
è il comportamento di CGIL-CISL-UIL-CISAL, uniti ormai da stretto sodalizio, che ostacolano, nei fatti, l’apertura di un tavolo nazionale sul mansionismo.
La vera controparte dei lavoratori sono quei sindacati che si fanno amministrazione e chiedono ai dirigenti delle Sedi rigore e mano dura con chi sta attuando la protesta, ponendo il veto, a livello centrale, a qualunque serio confronto sull’ordinamento professionale in vista del rinnovo del contratto, oppure mettendo i lavoratori di area C contro quelli di A e B paventando loro il pericolo di non percepire l’incentivo per il 2007.
Si comprende benissimo quali interessi stiano difendendo questi sindacati: certamente non quelli dei lavoratori delle aree, bensì quelli della dirigenza, che in questa vertenza sul mansionismo rischia di essere la più esposta. Per questo ritengono “una fesseria” chiedere la certificazione delle mansioni e specifici ordini di servizio, in questo modo si metterebbero in difficoltà i “loro” dirigenti.
Poco importa se a rimetterci saranno i lavoratori soprattutto delle aree A e B, a questi racconteranno che i sindacati “responsabili” non inseguono sogni irrealizzabili e non fanno demagogia come i piccoli sindacati a “caccia di tessere!!!”.
La “serietà” si vede nella piattaforma presentata da CGIL-CISL-UIL per il prossimo contratto: mantenimento di tre distinte aree di lavoro, con un’unica posizione giuridica all’interno di ogni singola area e, per il resto, un numero spropositato di posizioni economiche.
E’ questo il modo di risolvere i problemi legati al mansionismo ed alle differenze stipendiali a parità di lavoro? Noi pensiamo di NO.
Purtroppo si va verso l’istituzionalizzazione del mansionismo ed un assaggio lo abbiamo avuto nel contratto integrativo di Ente 2006, nel quale CGIL-CISL-UIL-CISAL, i sindacati “responsabili”, hanno concordato con l’amministrazione l’esercizio di mansioni superiori da affidare ai C3, ai quali sarà assegnata la posizione organizzativa ma non sarà riconosciuta la differenza stipendiale con il C4.