SE 8 GIORNI VI SEMBRAN POCHI…
Comunicato n.51/07
La protesta contro il mancato confronto su mansionismo e certificazione delle mansioni continua, anzi, è rilanciata. Da questa mattina la delegata RdB INPS di Vicenza (area B) si unisce ai tre delegati nazionali, arrivati ormai all’8° giorno di sciopero della fame, che presidiano ininterrottamente giorno e notte la Direzione Generale INPS all’interno di un camper posteggiato in via Civiltà del Lavoro.
Giovedì scorso in molte sedi e direzioni regionali si sono svolte iniziative di solidarietà con gli scioperanti e sono state inviate lettere di protesta all’amministrazione centrale. A Roma, presso la Direzione Generale si è svolta una manifestazione che è culminata con un momento.… da spiaggia, quando i partecipanti con tanto di sdraio, ombrellone e maschera hanno denunciato gli accordi balneari come quello sulle pensioni dello scorso 20 luglio o il contratto nazionale di lavoro in discussione all’ARAN, ovviamente nel momento di minore attenzione dei lavoratori causa ferie.
Solidarietà diretta con gli scioperanti è arrivata anche da molti lavoratori della Direzione Generale che, in questi giorni, si sono avvicinati al camper per confortare e sostenere i delegati della RdB. Nessun segnale, invece, da parte dei vertici dell’amministrazione, a dimostrazione della loro totale mancanza quantomeno di un senso civile ed umanitario.
E’ una protesta che sicuramente sta lasciando il segno per la serietà e per la dignità con cui è attuata, per questo l’ordine è di ignorarla e di banalizzarla, per timore di un vero confronto.
L’iniziativa di questi giorni diventa invece importantissima alla luce della proposta di contratto presentata dall’ARAN e sostenuta da CGIL CISL e UIL, che prevede tra l’altro:
>> Il mantenimento delle tre aree A-B-C;
>> Un maggior numero di posizioni economiche che aumenteranno la differenziazione salariale;
>> La declaratoria delle mansioni di area e non più di posizione, con un allargamento delle competenze soprattutto delle aree A e B ed il sostanziale obbligo, all’interno dell’area, a fare tutti tutto, indipendentemente dalla posizione economica.
Inoltre saranno riconosciute come mansioni superiori solo quelle riferite all’area superiore e non alla singola posizione, come era invece previsto dall’art. 24 del CCNL 16 febbraio 1999. Una norma incredibilmente peggiorativa rispetto a quella in vigore che, insieme alla nuova declaratoria delle aree, metterà fine alla possibilità di farsi riconoscere le mansioni superiori, istituzionalizzando un mansionismo non retribuito. Una decisione che graverà soprattutto sui lavoratori delle sedi con maggiore carenza d’organico e che impedirà al personale dell’area C di chiedere il riconoscimento del mansionismo, non essendoci un’area D. Un vero papocchio!!!
Ecco perché lo sciopero della fame dei delegati RdB è non solo tempestivo, rispetto alle decisioni che proprio in queste ore si stanno assumendo, ma anche proporzionato all’attacco sferrato contro i lavoratori pubblici in generale e quelli del Comparto in particolare. Negazione del mansionismo ed incentivo individuale (deciso dal dirigente) sono due elementi che caratterizzeranno in modo estremamente negativo il futuro contratto di lavoro. Quello di tutti noi.
Occorre una risposta collettiva forte e determinata, che da settembre dovrà coinvolgere tutte le sedi dell’Istituto.
Nel frattempo, domani i tre delegati della nostra segreteria nazionale manifesteranno ai consiglieri d’amministrazione il biasimo per non aver mosso un dito rispetto allo sciopero della fame in corso ed alle richieste avanzate dalla RdB-CUB sul mansionismo. Una vertenza iniziata 14 mesi fa !!!
30 luglio 2007 - Omniroma
INPS, RDB-CUB: «OTTAVO GIORNO SCIOPERO FAME DELEGATI NAZIONALI»
(OMNIROMA) Roma, 30 lug - «I delegati nazionali della RdB-Cub Inps V. Campolo, L. Ponticelli e L. Romagnoli sono ormai arrivati all'8° giorno di sciopero della fame all'interno di un camper posteggiato in via Civiltà del Lavoro 73 a Roma, davanti la Direzione Generale Inps». Lo riferisce una nota Rdb-Cub. «Da questa mattina - si legge - si è unita alla protesta Luciana Corazza, delegata RdB di Vicenza, direttamente interessata come lavoratrice alla vertenza». «La protesta - afferma Luigi Romagnoli, uno dei delegati in sciopero della fame - è contro i vertici dell'Inps che rifiutano da oltre un anno di aprire un confronto sul riconoscimento delle mansioni superiori effettuate da migliaia di dipendenti». «Il contratto del parastato, in discussione in questi giorni all'Aran - secondo la RdB - mette la parola fine alla possibilità di dimostrare il mansionismo effettuato. Aumenteranno infatti le competenze delle qualifiche più basse ed i lavoratori saranno interscambiabili, indipendentemente dal loro livello economico». «Si contraddice così il principio costituzionale che riconosce ad uguale lavoro uguale salario - prosegue Romagnoli - mutuando nel pubblico impiego quella flessibilità totale tanto cara alle imprese ed alla confindustria». I delegati della RdB continueranno lo sciopero della fame ad oltranza per ottenere un intervento dei vertici Inps sulla trattativa contrattuale per favorire un giusto inquadramento del personale. Martedì la RdB Inps porterà la protesta in Consiglio d'Amministrazione.