BOERI "RIVOLUZIONA" L'INPS, UN ENTE SEMPRE PIU' VINCOLATO ALLE CONSULENZE ESTERNE

Comunicato n. 42/16

Nazionale -

Questa mattina Boeri presenta ai dirigenti generali e agli organi di controllo dell’Istituto la proposta di determinazione del nuovo Ordinamento delle funzioni centrali e territoriali dell’INPS. Dalle indiscrezioni ricevute si apprende che si tratterà di una vera rivoluzione: le funzioni dirigenziali di livello generale diminuiranno dalle attuali 48 a 35.

 

Per valutare gli effetti di questo radicale cambiamento occorre entrare nel dettaglio. Saranno abolite le seguenti direzioni centrali: Organizzazione, Formazione, Credito e Welfare, Posizione Assicurativa, Vigilanza,  Convenzioni Internazionali e Comunitarie, Ispettorato. Per altre direzioni si tratterà di un cambio di denominazione.

 

Spariscono, quindi, alcune direzioni centrali a nostro parere necessarie in una struttura complessa qual è quella dell’INPS. E’ ovvio che venga da pensare che il presidente Boeri voglia, ad esempio, mettere l’organizzazione dell’Istituto completamente nelle mani delle società esterne, che già pesantemente influenzano l’attività quotidiana dell’ente, soprattutto perché tale funzione risulta accorpata ai sistemi informativi, vale a dire all’informatica, ormai completamente nelle mani delle società esterne. Cassare con un tratto di penna una direzione centrale come Credito e Welfare, che gestisce importanti attività che riguardano oltre 3 milioni di lavoratori pubblici, è sensato? Allo stesso tempo appare inopportuno, allo stato attuale, cancellare la direzione centrale Posizione Assicurativa, quando ci sono ancora da sistemare le posizioni contributive di milioni di lavoratori della gestione pubblica. E questi sono solo alcuni esempi. Insomma, non si tratta di essere legati ad una determinata struttura organizzativa che può anche essere rivista, ma quel che a noi preme è salvaguardare la funzionalità dell’Istituto.

 

Per questo, mentre si cancellano alcune direzioni centrali che riteniamo necessarie, ci sembra contraddittoria l’istituzione di una “Segreteria unica tecnica normativa” di livello dirigenziale generale o un’altra struttura, sempre di livello dirigenziale generale, denominata “Servizi agli Utenti”, che finisce per essere trasversale ad alcune direzioni centrali, replicandone le competenze.

 

Per quanto riguarda il territorio, tre regioni sono elevate al livello di dirigenza generale: Molise, Umbria, Basilicata. Sono istituite tre direzioni metropolitane di livello dirigenziale generale: Roma, Milano, Napoli. Ci sembra che ci siano altri territori meritevoli di eguale attenzione, ma quello che andrebbe innanzitutto chiarito è il rapporto tra il direttore di coordinamento metropolitano e il direttore regionale del territorio su cui insiste l’area metropolitana di livello dirigenziale generale, per evitare che si ripropongano in piccolo i contrasti e le criticità riscontrate tra gli organi dell’Istituto.

 

Sono solo alcune prime impressioni sulla base di una documentazione che in questi minuti è presentata ufficialmente e che domani sarà oggetto di una informativa alle organizzazioni sindacali.

 

L’Istituto disegnato da Boeri non ci convince. Aggiungiamo un ultimo dato. Nel bilancio INPS del 2016 è stato aggiunto il capitolo di spesa 5U1104075, relativo a “Spese per l’acquisto di servizi professionali specialistici a supporto dei sistemi informativi”, finanziato con 56 milioni. Si tratta di consulenze. Capito dove si vuole andare?

 

LIBERIAMO L’INPS

PREPARIAMOCI ALLO SCIOPERO GENERALE D’AUTUNNO