COMPLIMENTI, CHE TEMPISMO!

Comunicato n. 37/08

Nazionale -

 

I sindacati di base già nella manifestazione del 16 luglio avevano lanciato lo sciopero generale da svolgersi in autunno contro la politica economica del governo e l’attacco al pubblico impiego, a sostegno di una piattaforma che rimetta al centro del dibattito politico la previdenza pubblica, il lavoro stabile, la sicurezza nei luoghi di lavoro e salari agganciati al costo della vita.

Dopo alcuni giorni la CUB (alla quale aderisce la RdB), i COBAS e l’SdL hanno unitariamente proclamato lo sciopero generale per il prossimo 17 ottobre. Nelle iniziative successive, a partire dalla giornata di mobilitazione del Parastato del 31 luglio, la RdB ha cominciato a promuovere tra i lavoratori questo importante appuntamento.

Ebbene, i vertici di CGIL-CISL-UIL, che finora hanno dormito sonni tranquilli, uscendo giovedì scorso dall’incontro con il ministro Brunetta hanno convocato un’assemblea nazionale di quadri sindacali e di delegati RSU, pensate un po’, proprio per il 17 ottobre a Roma, per decidere se e quando scioperare contro un governo che sta massacrando il pubblico impiego ed in special modo noi dipendenti degli Enti previdenziali, togliendoci nel 2009 circa 6.000 euro di salario. Che tempismo!!!

Sarà una coincidenza? I sindacati concertativi non erano a conoscenza dell’iniziativa del sindacalismo di base? Pensiamo, piuttosto, che CGIL-CISL-UIL temano la riuscita dello sciopero proclamato da CUB-COBAS-SdL e cerchino di sviare l’attenzione da quello che è lo strumento più alto di protesta in mano ai lavoratori.

D’altra parte i sindacati concertativi ci hanno abituato a questi espedienti meschini, che evidenziano la difficoltà di organizzazioni che hanno da tempo rinunciato alla protesta vera e si limitano, per necessità e perché pressati dagli iscritti, alla sola rappresentazione della stessa, rincorrendo le nostre iniziative.

Ci ricordiamo ancora delle assemblee indette localmente da queste organizzazioni, in contrapposizione allo sciopero generale del sindacalismo di base del 9 novembre 2007 e, se non hanno organizzato niente in occasione dello sciopero del 31 luglio scorso indetto dalla RdB del Parastato, è probabilmente perché i vertici di CGIL-CISL-UIL stavano già al mare, sotto l’ombrellone, a riprendersi dalle “fatiche”, infischiandosene delle ripercussioni del DL 112 sui lavoratori pubblici e sul Parastato in particolare.

Vogliamo fare gli ingenui: perché CGIL-CISL-UIL non aderiscono allo sciopero generale del 17 ottobre, sostenendo il rilancio della previdenza pubblica, la fine del precariato, una politica della sicurezza nei luoghi di lavoro e salari agganciati agli aumenti veri del costo della vita?

Pensiamo che avrebbero difficoltà a fare propria questa piattaforma, visto il loro interesse alla previdenza complementare, alla gestione delle agenzie di collocamento privato, ad avere rapporti privilegiati con Confindustria ed a modificare il contratto, allungando di un anno la sua validità economica.

Abbiamo piattaforme ed interessi diversi: noi vogliamo continuare ad occuparci di sindacato ed a costruire una società in cui non prevalga il profitto individuale, ma si affermi il principio della solidarietà sociale.

Per questo invitiamo tutti i lavoratori a continuare ad aderire alle nostre iniziative, a cominciare da quella del 10 settembre che vedrà coinvolte tutte le sedi degli Enti del Parastato, in occasione degli esiti del concorso di vignette inventato da Brunetta come ennesima provocazione nei confronti dei pubblici dipendenti. A Roma si svolgerà un presidio sotto il ministero.

 

UNA NUOVA “FASE”…?

 

Nel frattempo la nostra amministrazione continua imperterrita ad emanare nuove disposizioni organizzative e di verifica della produttività, senza pensare di informare e di coinvolgere il sindacato in queste scelte. Se in passato tale atteggiamento era da ritenersi lesivo delle prerogative sindacali, oggi diventa inaccettabile anche alla luce delle disposizioni di legge che intervengono in modo drasticamente negativo sul pubblico impiego.

Mentre ci stanno togliendo il salario, riducendo gli organici, negando contratti veri al passo con l’inflazione reale, l’amministrazione INPS emana messaggi come il 14708 del 26 giugno sul front office o il 17303 del 31 luglio (…altro tempismo!) sul rilascio del Fascicolo delle Segnalazioni contributive (FASE).

Invitiamo le strutture sindacali locali, le RSU ed i lavoratori a respingere ogni nuovo adempimento funzionale ed organizzativo, a cominciare da quelli citati, in assenza di un intervento risolutorio dell’amministrazione centrale per il recupero salariale dell’incentivo tagliato dal governo. 

 

Costruiamo insieme il percorso verso

lo SCIOPERO GENERALE del 17 OTTOBRE

che auspichiamo diventi una scadenza fatta propria

da tutti i lavoratori e dalle RSU