CONTRATTO STATALI: DUE PESI E DUE MISURE!
L’articolo apparso oggi sulla seconda pagina di "Repubblica" a firma di Lucio Cillis fa finalmente chiarezza sulla politica governativa in tema di Pubblico Impiego.
Mentre si dà corso all’ignobile teatrino sui 5 euro in più o in meno da concedere agli statali, da cui dipenderebbero le sorti dell’intera economia nazionale, il Governo emana di soppiatto una direttiva che ha consentito ai vertici dei maggiori Enti previdenziali (INPS, INAIL e INPDAP) di aumentarsi autonomamente i propri compensi in misura esponenziale (gli aumenti recentemente deliberati dal CdA INPDAP arrivano anche al 250%!).
Da un lato si dimostra la totale indisponibilità a chiudere un contratto in ritardo da 17 mesi su cifre, non solo distanti anni luce dalla reale perdita di potere d’acquisto delle retribuzioni dei dipendenti pubblici, ma addirittura appena di poco superiori alla metà della pur moderata ed insufficiente richiesta di aumenti dell’8% avanzata da Cgil Cisl e Uil, dall’altro si concedono milioni di euro ad un esercito di burocrati incapaci persino di difendere gli Enti dai continui saccheggi delle loro proprietà immobiliari.
La RdB-CUB, consapevole che la politica del Governo è tesa a comprimere i diritti ed i salari dei lavoratori, proseguirà la mobilitazione già intrapresa da tempo per ottenere rinnovi contrattuali che restituiscano dignità ai dipendenti pubblici e recuperino effettivamente la reale perdita del potere d’acquisto.