Dove eravamo rimasti…
Forse al 29 maggio 2003, quando la RdB-CUB imponeva all’ARAN la presenza dei portieri al tavolo delle trattative del CCNL del Comparto Enti Pubblici non Economici?
Oppure al 10 marzo 2004, quando, sempre la RdB-CUB, organizzava la manifestazione nazionale di tutti i portieri degli Enti di previdenza presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze?
Questo solo per citare due importanti appuntamenti, che hanno senza ombra di dubbio cambiato il destino di centinaia e centinaia di lavoratori, senza peraltro elencare tutte le altre iniziative intraprese dalla RdB tra il 2003/2004.
Forse si pretende troppa memoria e, si sa, in questo Paese la memoria è corta.
Ritornando ad oggi, la storia si ripete, come sempre, in modo puntuale: alcuni colleghi scoprono che “…dall’ultimo CCNI 2006, attualmente in via di approvazione, non è scaturito niente di nuovo e di buono per noi A1”, come affermato nel comunicato del “Coordinamento unitario A1” circolato in Direzione Generale nei giorni scorsi. Un fatto, questo, estremamente interessante! Ma i colleghi del “Coordinamento” non sono forse in maggioranza iscritti a strutture sindacali che quel contratto hanno firmato?
Noi della RdB-CUB pensiamo che quando gli accordi non portano niente di nuovo e di buono per i lavoratori non vanno firmati. E così è stato. La RdB-CUB è l’unica organizzazione sindacale ad aver sottoposto il contratto integrativo al giudizio dei lavoratori, nelle assemblee regionali svolte su tutto il territorio nazionale, giudizio che è risultato vincolante per la decisione finale.
Il nostro continua ad essere un percorso coerente e ragionato, che ha messo in evidenza il problema del mansionismo in due distinti incontri con i lavoratori delle Aree A e B, decidendo il blocco generalizzato delle mansioni superiori in tutti gli Enti previdenziali, per giungere, con il prossimo CCNL, alla cancellazione delle Aree A e B ed alla definizione di un nuovo ordinamento professionale che preveda l’AREA UNICA.
Diamo spazio ai fatti, non alle parole in libertà o alle autocelebrazioni che si manifestano ancor prima di presentare un progetto sindacale, una lotta, un ragionamento serio.
Costruiamo insieme i comitati mansionisti, che esaltino il protagonismo dei lavoratori e dicano basta allo sfruttamento del personale dentro l’INPS ed in tutte le altre amministrazioni pubbliche. Come in passato le lotte hanno portato i custodi a transitare negli Enti del Parastato, oggi con la mobilitazione abbiamo i margini per conseguire un risultato positivo per tutti i lavoratori che svolgono mansioni superiori.
Ad uguale lavoro uguale salario, un risultato che si può ottenere solo con la partecipazione e l’impegno di tutti i lavoratori e senza temere il ricatto delle varie amministrazioni. I lavoratori che svolgono mansioni superiori, a cominciare da quelli delle Aree A e B, ma anche quelli dell’Area C, sono invitati a costituire i comitati mansionisti nella propria Sede ed a darne comunicazione al coordinamento nazionale della RdB.
Per l’Area A è individuato un punto di riferimento nazionale che fa capo ad Antonio Annunziata, che potrà essere contattato al numero telefonico dell’ufficio 06/59057803, al cellulare 346 2441555, oppure all’indirizzo mail di posta interna.