…e adesso BASTA!
La “Rete di Coordinamento” costituitasi tra le Sedi di Roma e del Lazio, penalizzate senza alcuna plausibile motivazione dal taglio dell’incentivo speciale (determinato dal solito gioco dei numeri), denuncia e rigetta il meccanismo perverso adottato in maniera unilaterale dall’amministrazione centrale che impedisce ai dipendenti INPS di ottenere il giusto compenso per i propri sforzi, a fronte di una produzione che in altre Sedi disseminate sull’intero territorio nazionale ha “superato” il valore del 124.
- Gli obiettivi che la “Rete di Coordinamento” intende raggiungere sono i seguenti: incentivo ordinario e speciale per tutti indistintamente al 100%. L’incentivo è doveroso corrisponderlo, perché ce lo siamo guadagnato con il nostro lavoro quotidiano dovunque ed in egual misura, a prescindere da formule algebriche e da parametri falsati da fattori indipendenti dalla nostra volontà (come, ad esempio, nel caso dei tempi medi di liquidazione delle invalidità civili), oppure soggetti ad indecorosi aggiustamenti in corso d’opera che privilegiano sempre la liquidazione delle pratiche appena caricate anziché di quelle giacenti.
- Apertura immediata di un tavolo di confronto presso la Direzione Generale, per addivenire alla risoluzione del problema e ad una revisione dei parametri di valutazione contenuti nel cruscotto gestionale (cosa peraltro già sollecitata più volte), per evitare che ogni anno un numero sempre maggiore di colleghi venga ingiustamente penalizzato con questa inaccettabile decurtazione.
- Riprendiamoci, infine, il ruolo autentico del Servizio Pubblico e rivalutiamo il nostro rapporto con l’utenza, privilegiando i servizi essenziali e sganciandoci dalla logica della elucubrazione di dati che nulla hanno a che fare con il nostro ruolo nella gestione del Welfare del nostro Paese: l’utenza PRIMA dei numeri.
Pertanto, nel dire BASTA in modo definitivo a questo ignobile gioco delle tre carte, la “Rete di Coordinamento” aderisce a tutte le iniziative di lotta che si riterranno più opportune nelle quali si concretizzerà lo stato di agitazione già proclamato in merito
IL COORDINAMENTO DELLE SEDI PENALIZZATE DEL LAZIO (ROMA CASILINO, ROMA TIBURTINO, ROMA AMBA ARADAM, FROSINONE, LATINA E VITERBO).