ENNESIMO NUOVO ASSETTO TERRITORIALE

Comunicato n. 28/14

Roma -

L’incontro svoltosi ieri presso la sede regionale sul nuovo assetto territoriale ed organizzativo per l’area metropolitana di Roma di cui alla determina n.70/2014 del commissario Conti ha rappresentato certo una nuova pagina nella storia di una riorganizzazione infinita ed è stato, per certi aspetti, esaurito velocemente.

Infatti, mentre per le strutture integrate sulla carta (le quattro sedi provinciali) la partenza è rimasta fissata alla data odierna, di fatto per l’intera area romana c’è stato l’ennesimo rinvio motivato dall’oggettiva complessità della situazione.

Se ne riparlerà formalmente a ottobre, ma la reale rivisitazione dei CAP è stata rinviata al prossimo anno insieme ai relativi accorpamenti, con l’auspicio che si tenga conto delle indicazioni fornite, nel frattempo, dall’osservatorio. In attesa.

Due anni e mezzo dopo, il riassetto organizzativo e funzionale conseguente alla soppressione degli Enti va ancora avanti a tentoni, una sperimentazione dietro l’altra, nel mare magnum in cui galleggiano i relitti dell’ordinamento obsoleto di Mastrapasqua con le classiche “raccomandazioni” del caso per truppe al fronte. 

Le tabelle che ci sono state successivamente illustrate dalla direzione regionale (grazie ad un’opera capillare dello staff) prospettano la rivalutazione dei carichi di lavoro, basata essenzialmente sul pervenuto omogeneizzato per le province, mentre per l’area romana è stato utilizzato un criterio diverso, che tiene conto al 50% del pervenuto, al 25% dei residenti e pure al 25% degli indici di carico. Dati riaggregati sulla scorta della nuova riorganizzazione (vedi tabella per sedi) sulla completa attendibilità dei quali abbiamo, comunque, sollevato perplessità.

Resta intatta la considerazione di fondo che, nonostante i continui rinvii, per la migliore “performance” ed al fine di raggiungere nuovi traguardi, c’è bisogno di particolari professionalità, di rispettare tabelle e superare standard con corsi di formazione organizzati da esperti del settore e finanche con psicologi, perché il personale sia motivato ed addestrato adeguatamente senza perdere poi troppo tempo ed energie allo sportello con gli utenti. L’impressione è quella che, presi dal sacro furore dei numeri a tutti i costi, volutamente ci si dimentichi del fatto che l’Arca di Noè è stata costruita da dilettanti e il Titanic da veri professionisti. Ma tant’è.

Terminata l’informativa, l’incontro è poi proseguito sul tavolo unico, nonostante il parere palesemente contrario mostrato a più riprese dalla delegazione UILPA, con particolare riferimento allo scorrimento della graduatoria di mobilità siglata all’epoca da tutte le OOSS (la USB non ha siglato quella incentivata poi fallita).

La difficoltà oggettiva che abbiamo rappresentato è stata quella di conciliare, in qualche modo, le esigenze dell’amministrazione con le legittime aspettative dei lavoratori interessati al trasferimento e regolarmente inseriti nelle graduatorie.

Dopo aver esaminato analiticamente la situazione di sedi e agenzie ed ottenute precise rassicurazioni sulle verifiche da effettuare al 31.10 ed al 31.12 al fine di soddisfare in ogni caso le richieste di tutti i colleghi interessati (fatta eccezione per quelle strutture dove sussistano reali motivi di sicurezza), abbiamo firmato un nuovo accordo che prevede lo scorrimento della mobilità regionale a partire dal prossimo 15 luglio che, in questo senso, rappresenta certo un passo avanti.