IL CLAMOROSO CASO MASTRAPASQUA
E’ a capo dell’ente che amministra la Gestione separata ma i suoi contributi li versa alla Cassa autonoma dei commercialisti
Comunicato n. 34/12
L’INPS cura la Gestione separata dei lavoratori autonomi secondo le disposizioni dell’art. 2 della Legge 335/1995. A quella Gestione vanno iscritti tutti i liberi professionisti, anche quelli che aderiscono a casse autonome, questi ultimi per i redditi non assoggettabili a contribuzione alle casse stesse.
Il presidente dell’INPS, Antonio Mastrapasqua, è iscritto alla Cassa dei dottori commercialisti. In quanto amministratore dell’INPS dovrebbe tuttavia versare alla Gestione separata la contribuzione relativa ai redditi per tale incarico. Ma non lo fa. E’ probabile che Mastrapasqua si sia fatto due conti ed abbia trovato “più conveniente” assoggettare alla cassa dei commercialisti anche il reddito di presidente dell’INPS. Ogni tre mesi rilascia così regolare fattura, considerando forse la presidenza dell’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale al pari di una qualunque consulenza professionale. A questo punto ci chiediamo se si comporti allo stesso modo con i redditi che gli derivano dalla direzione amministrativa dell’Ospedale israelitico di Roma.
Invitiamo chi ne ha l’autorità ad iscrivere d’ufficio Mastrapasqua alla Gestione separata INPS (ricordate l’operazione Poseidone?) ed a recuperare la contribuzione retroattiva. E se non dovesse pagare gli si potrebbe far spedire una bella cartella da… “Equitalia”.
Mastrapasqua non sprechi più denaro pubblico per spot milionari autocelebrativi e cominci a dare il buon esempio versando i contributi nelle casse dell’INPS. Piuttosto che portare la cultura previdenziale nelle scuole con filmati sempre lautamente pagati, piuttosto che invitare i giovani (in larga parte inoccupati o sfruttati) a costruirsi un improbabile salvadanaio previdenziale con il sistema contributivo, si impegni per il rilancio della previdenza pubblica. Monti, Fornero & Co., se ci siete battete un colpo!!!