IL LAZIO DECOLLA DA SOLO

Comunicato n. 14/17

Roma -

L’incontro svoltosi la settimana scorsa in sede regionale è servito, innanzi tutto, a ratificare la separazione già preannunciata quattro mesi or sono tra la direzione regionale e la direzione di area metropolitana, che infatti ha soltanto presenziato.

Dopo aver rammentato ad entrambi le nostre priorità abbiamo sollecitato risposte sui temi di interesse comune e precisamente: pagamento per intero dell’incentivo 2016 ai colleghi – sicurezza sedi – strutture sociali – orario di servizio e di lavoro.

Sul primo punto in particolare abbiamo ribadito a chiare lettere che comunque la mobilitazione prosegue in tutte le sedi penalizzate ed anche oltre, che la nostra linea non è alla ricerca di penose giustificazioni (per recuperare magari un pugno di punti in percentuale), che riguarda tutti i dipendenti INPS ed è una questione di dignità, consegnando infine al direttore regionale copia del documento della RSU Casilino.

Abbiamo anche chiesto ufficialmente i dati del cruscotto disponibili in giornata ma sembra che abbiano ancora bisogno di essere “rivisitati e calibrati”. Figuriamoci!!!

Ci sono stati successivamente forniti i numeri sui contratti di telelavoro in essere (tutti prorogati senza eccezione) e sulle domande finora pervenute, sia domiciliari che satellitari.

Per quanto riguarda queste ultime, sono state purtroppo registrate inspiegabili ritrosie da parte di molti direttori in ordine sparso nella individuazione degli spazi utili alla bisogna.

Al termine di un serrato confronto è stata recepita la proposta USB di rifare entro quindici giorni il punto della situazione e, considerate le sedi semivuote, recuperare opportunamente le postazioni necessarie ovunque.

Come da richiesta allegata, si è poi passati a discutere dell’emergenza Montesacro che il mese scorso ha rischiato effettivamente di chiudere i battenti causa inerzia.

A questo proposito, il direttore regionale ha subito precisato che si è trattato di una eredità scomoda da gestire, in quanto i vincoli imposti dai Vigili del Fuoco hanno scadenze precise, mentre risultano complessivamente ben 21 i siti dell’INPS oggetto di sopralluogo.

Se tuttavia da una parte l’accordo raggiunto ci consente di respirare e di evitare il peggio, il programmato piano di rientro dei 52 dipendenti dal Tiburtino previsto a fine mese subirà inevitabili ritardi dovuti al compimento delle verifiche necessarie per il definitivo rilascio della certificazione di agibilità.       

L’intervento conciso e puntuale dei colleghi RLS presenti nella nostra delegazione è servito indubbiamente a fare chiarezza nel merito e soprattutto sui tempi per la definizione della intera operazione.

E non si tratta certamente di 30 o di 40 giorni come più volte millantato, bensì di aspettare il 15 settembre se tutto andrà bene. Com’è naturale abbiamo chiesto ed ottenuto che la produzione di Montesacro per nove interi mesi venga neutralizzata, trattandosi peraltro di motivazioni oggettive.

Per quanto concerne il nuovo assetto organizzativo della direzione regionale Lazio, di cui al successivo messaggio Hermes 2266, si fa espresso rinvio al documento in oggetto, mentre il ventilato progetto poli avrà bisogno di necessari aggiornamenti.

Rimane il fatto che la fase di interpello avviata per il reperimento di ulteriori dieci unità ed aperta a tutto il territorio non ci trova affatto d’accordo con la direzione.

Come infatti avevamo avuto modo di ribadire nell’incontro precedente, sguarnire ancora il territorio con questi chiari di luna ci sembra veramente una iniziativa azzardata.