IL PD SUL PUBBLICO IMPIEGO VUOLE SUPERARE IL GOVERNO
Comunicato n. 39/10
In allegato il testo dell'emendamento e il resoconto della votazione
Un gruppo di senatori del PD ha presentato la proposta di modifica n. 7.700 al DDL n. 2228, il disegno di legge di conversione del decreto 78/2010, ovvero la manovra economica del governo.
Di cosa parla l’emendamento dei senatori Giaretta, Treu, Roilo, Ghedini, Nerozzi, Passoni, Blazina?
Gli esponenti “dell’opposizione” propongono di costituire dal 1° gennaio 2011 un nuovo ente denominato IPG (Istituto di previdenza generale).
Il nuovo Istituto, secondo gli “autorevoli” esponenti del centro-sinistra, dovrebbe esercitare le funzioni attualmente svolte da INPS – INPDAP – IPOST –ENPALS – IPSEMA, che sarebbero soppressi dalla medesima data del 1°gennaio 2011. I senatori del PD le hanno pensate tutte.
Soppressione dei comitati centrali, regionali e provinciali dell’INPS e dei comitati di vigilanza delle gestioni dell’INPDAP. I ricorsi pendenti sarebbero trasferiti ai dirigenti del nuovo Istituto.
Trasferimento all’INAIL della gestione contro gli infortuni sul lavoro e contro le malattie professionali dell’IPSEMA.
Nomina di un Commissario straordinario per il nuovo Istituto, in attesa di stendere lo statuto dell’IPG e di nominare il Presidente, il Consiglio d’Amministrazione, il Consiglio di indirizzo e vigilanza e il Collegio dei sindaci.
L’emendamento è stato discusso in Commissione al Senato il 24 giugno ed è stato bocciato.
Vi invitiamo a leggere il breve resoconto degli interventi in Commissione dei senatori Giaretta e Morando del PD, che alleghiamo al comunicato.
L’opposizione vuole dimostrare di essere più brava del governo ad accorpare gli enti ed a raggranellare risparmi, condividendo nella sostanza le scelte dello stesso governo riguardo gli interventi sul pubblico impiego, salvo poi partecipare alla manifestazione contro la manovra economica, promossa dal più grande sindacato del Paese, come ha fatto il segretario del PD Bersani nei giorni passati. Valutate voi, noi ci limitiamo a riportare fatti concreti.