In democrazia ci sono anche regole non scritte

Comunicato n.69/07

In allegato il testo impaginato

Nazionale -

Nella giornata dello sciopero generale indetto dalla RdB-CUB alcune organizzazioni sindacali hanno pensato bene di indire assemblee del personale, interne od esterne ai locali dell’istituto, nel presumibile tentativo di vanificare l’iniziativa del sindacalismo di base.

 


Dalle prime notizie raccolte risultano i seguenti incontri:


·    VENETO - Assemblea regionale UIL presso la sede regionale INPS di Venezia, con la presenza del segretario nazionale Adriano Petricca;


·    EMILIA ROMAGNA – Assemblea CGIL dei lavoratori di INPS/INAIL/INPDAP presso la sede INPS di Reggio Emilia;


·    ABRUZZO – Assemblea regionale CGIL presso le sedi INPS di Pescara e L’Aquila;


·    PUGLIA – Assemblea esterna CISL a Bari;


·    SARDEGNA - Assemblea CGIL degli iscritti, candidati RSU e simpatizzanti presso l’hotel Mediterraneo a Cagliari, con la partecipazione di Carlo Podda, segretario nazionale della FPCGIL; Assemblea CISL presso la sede INPS di Cagliari, con la presenza del segretario nazionale Giorgio Allegrini, sonoramente fischiato dal corteo che è passato accanto alla sede.

 


La RdB-CUB INPS nella giornata dello sciopero generale del 26 ottobre, indetto da CGIL-CISL-UIL per il pubblico impiego, ha evitato in ogni caso di indire assemblee, pur in piena campagna elettorale RSU, perché questo è sembrato giusto, corretto, naturale.


Il comportamento di queste organizzazioni sindacali è stato invece vergognoso, tracotante, prevaricatore delle normali regole democratiche e civili anche se non scritte. Il rispetto di uno sciopero non è solo questione di stile.


Voi potete censurare questi comportamenti togliendo la fiducia a queste organizzazioni e non votando le loro liste alle prossime elezioni RSU.


E’ il momento di dare un segnale forte e chiaro, fermando questi aspiranti padroni del vapore che pretendono di mantenere il monopolio della rappresentanza sindacale.


Lo sciopero del 9 novembre è riuscito oltre le aspettative, affermando una presenza radicata del sindacalismo di base non solo nel pubblico impiego, ma anche nei trasporti e nelle fabbriche.

 


Due milioni di lavoratori in sciopero e quattrocentomila partecipanti alle venticinque manifestazioni organizzate nelle principali città.

Una realtà in movimento che difficilmente potrà essere fermata.