INPS, SCADUTI I CONTRATTI A TEMPO DETERMINATO DEI MEDICI - USB: RINNOVO IMMEDIATO E GOVERNO AUTORIZZI ASSUNZIONI

Comunicato n. 40/14

Nazionale -

In tempi di spending review l’attività sanitaria dell’Inps dipende in buona parte dai medici assunti con contratto a tempo determinato. I medici dell’ente sono infatti insufficienti ad assicurare la normale attività istituzionale. Con i contratti scaduti a maggio di quest’anno, lasciando l’Istituto sguarnito di personale medico proprio a ridosso del periodo feriale estivo, bisognerà attendere forse settembre per recuperare nuovamente l’apporto dei medici esterni a tempo determinato, tranne in quelle poche realtà territoriali dove il riconoscimento dell’invalidità civile è passato totalmente all’Inps: lì i contratti sono stati rinnovati per assicurare la continuità dell’attività.

Un pasticcio che rischia di ripetersi ad ogni scadenza di contratto e che potrebbe addirittura intricarsi ulteriormente per il puntiglio del Collegio dei Sindaci dell’Inps, che sembra abbia chiesto all’amministrazione di non inserire nel bando di selezione alcun punteggio di favore per chi ha già prestato attività presso l’ente previdenziale, azzerando in tal modo la professionalità acquisita, con l’obiettivo (ma non ci possiamo credere!!!) di ottenere ogni anno un completo ricambio dei medici a contratto. In questo modo si vanificherebbe ogni volta anche l’oneroso lavoro di passaggio delle conoscenze tra i medici dell’ente e quelli a tempo determinato. I dirigenti dei ministeri vigilanti inviati a controllare l’osservanza della legge e la regolarità contabile dell’Inps riescono a distinguersi ogni volta, in che modo lasciamo a voi valutare.

Non è possibile che un’attività dall’alto valore sociale, come quella dell’invalidità civile, dipenda dalla possibilità o meno di utilizzare medici contrattualizzati a termine. E’ necessario intervenire immediatamente per assicurare la continuità del servizio anche con misure di carattere eccezionale e il governo Renzi deve autorizzare in via straordinaria l’assunzione a tempo indeterminato di un numero di medici necessario a coprire in modo adeguato i compiti assegnati all’ente previdenziale. In ballo non c’è la produzione di un bullone in più o in meno ma la tutela di persone che hanno bisogno del massimo delle attenzioni e del rispetto delle istituzioni pubbliche. Il vertice dell’ente si faccia sentire ed alzi la voce se necessario: l’Inps, per fortuna, non è solo un’enorme banca dati ma è chiamato ancora a fornire servizi ai cittadini.