INTEGRAZIONE INPS-INPDAP-ENPALS: BASTA CHIACCHIERE!!!

USB TORNA A RIVENDICARE ADEGUATI FINANZIAMENTI

 

Comunicato n. 80/13

Nazionale -

Si è conclusa la fase di incontri tecnici sull’integrazione delle retribuzioni dei lavoratori di INPS-INPDAP-ENPALS. In vista dell’apertura del contratto integrativo 2013 (sì, ma quando???), è stata avanzata la proposta di riconoscere a tutti i lavoratori, con decorrenza dicembre 2013,  il trattamento unico di professionalità (TUP), un nuovo istituto nel quale ricondurre le varie voci del salario accessorio erogate mensilmente (Tep, maggiorazione Tep, Sap, Assegno di garanzia, Art. 23), prendendo a riferimento come tetto l’Art. 23 dell’INPDAP, che risulta essere mediamente maggiore della somma degli altri istituti in questione. 

 

Il costo a regime del TUP è calcolato dall’amministrazione in 86,4 mln, mentre l’attuale somma complessiva dei diversi istituti erogati mensilmente, ad eccezione dell’anticipo dell’incentivo, ammonta a 62,8 mln. Occorrono, quindi, circa 24 mln di euro. E questa è solo una parte del problema, perché bisognerebbe trovare altre risorse per parificare anche gli incentivi dei lavoratori dei tre enti. Si arriva così molto probabilmente ai 45 mln indicati da subito dalla USB quale necessario finanziamento aggiuntivo per sostenere il processo d’integrazione, altrimenti il costo di tale operazione ricadrebbe direttamente sui lavoratori. Non si potrà non tener conto di questo nel contratto integrativo 2013 e a nulla servirebbe la solita furbizia di spostare a fine anno la decorrenza dei nuovi istituti, perché i costi a regime sarebbero pesantissimi se non adeguatamente finanziati.Ripetiamo fino allo sfinimento quanto sosteniamo da tempo: l’integrazione non deve essere pagata dai lavoratori!!! Come primo atto l’amministrazione dovrebbe caricare i costi delle posizioni organizzative sul bilancio dell’Ente, mentre dalle tabelle consegnate ai sindacati appare evidente che si voglia continuare a finanziare gli incarichi con le risorse del Fondo di tutti i lavoratori e cancellare il parametro 107 dell’incentivo per le Aree A e B. La proiezione sul 2014 indica una perdita media d’incentivo per i lavoratori delle Aree A-B-C di € 1.200,00 all’anno, quella individuale potrebbe essere notevolmente superiore.USB dice basta ai trucchi, ai giochini contabili, alle chiacchiere. Si apra immediatamente la contrattazione integrativa 2013 e non si dica che non è possibile perché l’accordo integrativo 2012 ancora non ha superato il vaglio dei ministeri vigilanti. Sarebbe una balla colossale!!!CGIL-CISL-UIL sono state per lungo tempo responsabili del rallentamento dei lavori del tavolo sindacale perché le rispettive Federazioni erano alla ricerca di un piano industriale dell’INPS (sic!) che non solo non hanno trovato ma che probabilmente hanno anche deciso di non cercare più. Nelle scorse settimane l’interesse di quelle organizzazioni sindacali si è concentrato sulle posizioni organizzative, fino al raggiungimento di un pessimo accordo che lascia in mano alla dirigenza ampio potere discrezionale, mentre USB rivendicava finanziamenti per il processo d’integrazione, apertura della contrattazione integrativa 2013, soluzioni per i lavoratori delle Aree A e B, mantenimento in servizio del personale comandato, indicazioni certe per i lavoratori considerati in esubero.La CGIL si è tuffata nuovamente nell’abbraccio mortale di CISL e UIL con un’incoerenza che grida vendetta e in nome di una ritrovata unità che i lavoratori stanno pagando a caro prezzo…

 

 

 MUTUI E PRESTITI

 

I lavoratori dell’INPS cominciano a pagare le misure di contenimento della spesa imposte dal governo. L’amministrazione ha annunciato che questo mese non saranno soddisfatte tutte le richieste di prestito, poiché le risorse necessarie  superano di 8 mln quelle realmente disponibili. Stesso discorso per i mutui, per i quali non si trovano 7 mln. E’ un segnale preoccupante, che anticipa quanto potrebbe accadere nel 2014, anno in cui l’Ente dovrà stornare al governo oltre 500 mln di risparmi a regime, con il rischio sempre più concreto di un rinnovato attacco all’incentivo dei lavoratori.Di fronte a questi segnali sarebbe necessaria una risposta forte, unitaria di tutti i sindacati, mentre registriamo intorno disattenzione, sottovalutazione e colpevole sonnolenza.

 

 

MOBILITA’ NAZIONALE

 

Dalla ricognizione effettuata a livello nazionale è emerso che alcune regioni come Valle d’Aosta, Marche, Molise e Sardegna non hanno comunicato disponibilità di posti in entrata. L’amministrazione si è riservata un approfondimento, aggiornando l’incontro.E’ stato proposto di trasferire definitivamente tutti i lavoratori attualmente in assegnazione temporanea, considerando tale mobilità al di fuori del numero di trasferimenti che saranno disponibili per il bando di mobilità nazionale. Siamo tendenzialmente favorevoli, a patto che tali movimenti non precludano il diritto di altri lavoratori.  

 

 

ISPETTORI DI VIGILANZA E INFORMATICI

 

Il 18 dicembre si affronterà il tema della mobilità nazionale degli ispettori e l’amministrazione presenterà una proposta di selezione interna per i profili della Vigilanza e dell’Informatica.

 

 

PERSONALE IN COMANDO PRESSO L’INPS

 

Alcuni giorni fa l’INPS, come annunciato nell’incontro del 29 novembre, ha inviato al Dipartimento della Funzione Pubblica una richiesta di parere in merito alla possibilità di prorogare i comandi del personale in servizio presso l’Ente.L’intervento deciso della USB ha costretto l’amministrazione a prendere in carico il problema, mentre le altre organizzazioni sindacali hanno fatto sentire la loro voce a cose fatte. Tuttavia torniamo ad evidenziare quanto già scritto nel comunicato USB N. 79 del 2 dicembre scorso: la proroga deve interessare anche il personale il cui comando è in imminente scadenza e che ha già ricevuto la lettera di cessazione, altrimenti si sommerebbero errori ad errori, ingiustizia ad ingiustizie.L’amministrazione ha gestito in modo maldestro la questione comandati e solo ora, dopo ripetute insistenze e proposte della USB, ci si è decisi ad agire.

 

 

ESUBERI E PENSIONAMENTI IN DEROGA

 

Al momento non ci sono novità. Continuiamo a fare pressioni sull’amministrazione perché sia terminata al più presto la ricognizione completa delle disponibilità al pensionamento in deroga di quanti considerati ipoteticamente in esubero. Su tale delicata materia si rende necessaria un’informativa costante da parte dell’amministrazione.

 

 

A fine 2013 ancora non possiamo percepire il saldo dell’incentivo 2012 perché il contratto integrativo è tuttora al vaglio dei ministeri vigilanti. Nessun segnale di avvio della contrattazione integrativa 2013. Nel frattempo, però, sono pronti i piani e gli obiettivi per la produttività del 2014, (ovviamente!!!) decisi in modo autonomo dall’amministrazione. E’ UN’INDECENZA!!! Ma in che razza di Ente lavoriamo? Inutile elogiare i lavoratori nelle videoconferenze se poi li si prende a pesci in faccia calpestando i loro diritti contrattuali e svilendo il ruolo delle loro rappresentanze sindacali. RIBELLIAMOCI!!! Noi la nostra parte la facciamo, ma dobbiamo proseguire sempre più uniti e sempre più forti.