IPOTESI CCNI 2017 PASSANO LE PROPOSTE USB
Comunicato n. 76/16
Finalmente si firma un contratto in tempo utile. Un fatto che da solo basterebbe a spiegare la novità dell’accordo che invece risiede in un testo che finalmente accoglie le proposte portate al tavolo del confronto dalla USB. Dal 2014 e per ogni anno a seguire, la USB ha infatti chiesto un riconoscimento economico per gli apicali storici delle aree A e B, l’avvio delle selezioni di sviluppo economico per tutti ponendo in particolare l’obiettivo di raggiungere l’accorpamento nelle posizioni apicali A3 e B3. La risposta è sempre stata la stessa, non solo il diniego da parte dell’amministrazione ma anche l’indifferenza di CGIL, CISL, UIL. Avere finalmente aperto con l’ipotesi del CCNI 2017 una breccia nel muro dell’opposizione alle nostre proposte è un risultato delle battaglie dei lavoratori e della USB che non potevamo trascurare.
Non è stato certamente semplice anche perché qualcuno ha tentato fino all’ultimo di porre il veto alle nostre richieste, con l’obiettivo di costringere la USB a non firmare l’ipotesi del CCNI 2017. Il testo presentato dall’amministrazione indicava rispettivamente in 30,00 euro e 15,00 euro il riconoscimento economico per i B3 e gli A3 e nessuna previsione di accorpamento nelle posizioni apicali dell’area A e B.
Essere riusciti ad ottenere l’anticipo delle decorrenze degli sviluppi economici nel biennio 2016 e 2017, raggiungere l’impegno di nuove selezioni, con decorrenza 2018, che prioritariamente dovrebbero riguardare i lavoratori dell’area A e B, insieme al riconoscimento di una correzione del TEP rispettivamente di 60,00 e 65,00 euro in favore di chi è storicamente bloccato nelle posizioni A3 e B3 sono state le vere novità rispetto ai contratti sottoscritti negli ultimi anni.
Sia chiaro non abbiamo raggiunto il massimo, c’è ancora moltissimo da fare soprattutto nel campo di un troppo ampio sistema indennitario, finanziato con le risorse del fondo incentivante dei lavoratori, senza alcuna compartecipazione del bilancio dell’amministrazione. Così come è ancora in piedi il problema del mansionismo che tuttavia potrà trovare la sua vera risposta solo in un diverso modello professionale che preveda l’aria unica, per la quale continueremo con tutte le iniziative di lotta a partire dalla certificazione delle attività, che ha già contribuito a determinare le condizioni per abbattere il muro dell’indifferenza eretto con gli ultimi CCNI. Non sappiamo se si è aperta una nuova fase, quello che è certo che la USB continuerà nelle battaglie fino al pieno raggiungimento degli obiettivi condivisi con tutti i lavoratori.
USB Pubblico Impiego INPS
DICHIARAZIONE A VERBALE
La USB pur non condividendo alcuni punti contenuti nell’ipotesi del CCNI 2017, sottoscrive il presente accordo in quanto:
- vengono ultimate le graduatorie delle selezioni con decorrenza 2016/2017;
- viene riconosciuta una maggiorazione del TEP per i lavoratori apicali delle Aree A e B che da anni non hanno avuto nessun sviluppo economico;
- viene inserito l’impegno di nuove selezioni, con decorrenza 2018, che prioritariamente dovrebbero riguardare i lavoratori dell’area A e B.
In particolare USB non condivide, oltre ad alcuni istituti inseriti in CCNI precedenti come il coefficiente di merito1.2, il proliferare delle indennità e delle posizioni organizzative verso alcune specifiche categorie di lavoratori.
Roma, 21 dicembre 2016 USB INPS PI