La sperimentazione del nuovo modello organizzativo di Direzione regionale integrata di Trento - MA CHE BEL PASTICCIO…
Il giorno 11 marzo 2014 il Direttore regionale ha incontrato presso la Sede regionale di Trento le OO.SS. territoriali e le RSU informandole riguardo all’avvio della “sperimentazione del nuovo modello organizzativo di Direzione regionale integrata" (prevista in base alla circolare n. 110 del 18.07.2013 e al messaggio Hermes n. 2628 del 18.02.2014).
L’organigramma della Sede regionale di Trento è stato predisposto in base alla sopra citata circolare n. 110/2013 che integra presso le Direzioni regionali le funzioni dell’ex INPDAP. Per le Sedi regionali di complessità C, come quella del Trentino-Alto Adige, tale circolare prevede 8 posizioni organizzative. La Direzione regionale di Trento intende invece dotarsi di 9 posizioni organizzative, quindi di una posizione organizzativa in più! Ogni ulteriore posizione organizzativa toglie risorse al fondo di ente che invece dovrebbe principalmente servire ad erogare i compensi incentivanti ai dipendenti. Come al solito l’amministrazione - per finanziare nuove posizioni di cui peraltro non si ravvisa la necessità - attinge con grande disinvoltura a questo fondo, salvo poi imporre pesanti sacrifici ai dipendenti, aumentando i carichi di lavoro e diminuendo gli incentivi, che oltretutto vengono pagati con notevole ritardo rispetto ad una produttività acquisita e certificata. Un modo di agire veramente inaccettabile.
C’è inoltre da sottolineare che si sta tentando di spostare, in capo alla Sede regionale di Trento, competenze specifiche, previste unicamente nell’ambito della Provincia autonoma di Bolzano: la gestione relativa agli obblighi del bilinguismo nonché la formazione del personale di madre lingua tedesca.
Tutto ciò è in contrasto con le norme e lo spirito dello Statuto di Autonomia!
Come nei giorni scorsi ha ricordato uno degli illustri padri della Autonomia sudtirolese:
Il bilinguismo come tale è una specificità unicamente della Provincia autonoma di Bolzano, e, pertanto, tutta la gestione del bilinguismo deve rimanere in capo alla struttura INPS di Bolzano, soprattutto per garantire il principio di vicinanza ai cittadini, che l’amministrazione pubblica, e quindi anche l’INPS, deve assicurare.
USB ha sempre difeso questo principio e continuerà a farlo!
Valga quanto accaduto nel recente passato (vedi comunicati ed iniziative di lotta USB) con riguardo all’impraticabilità dell’accentramento dell’Ufficio del personale in Direzione regionale e al rispetto di una corretta applicazione del bilinguismo durante le selezioni interne del 2009.
Tale avocazione di competenze viola anche il rispetto di principio di uguaglianza e parità di trattamento, visto che il personale appartenente ai ruoli locali della Provincia autonoma di Bolzano, per poter ricoprire presso la Direzione regionale la posizione organizzativa “Informazioni istituzionali e relazioni con il pubblico; Gestione problematiche bilinguismo e accordo Italo-Austriaco”, dovrà rinunciare di appartenere al ruolo locale e transitare nel ruolo nazionale. Ciò può però soltanto avvenire dopo che siano trascorsi almeno sette anni nei ruoli locali. Tale circostanza è da ritenersi quindi una vera e propria azione discriminatoria, poiché per il personale trentino di ruolo nazionale, per poter partecipare alla selezione in questione, sarà sufficiente essere inquadrato o inserito da almeno tre anni nei ruoli dell’Istituto. La USB fa presente che ritiene doveroso segnalare questa discriminazione di carriera, che si sta perpetrando nei confronti del personale del ruolo locale, sia al competente Ufficio della Provincia autonoma di Bolzano che al Comitato unico di Garanzia dell’INPS. Per i suddetti motivi si chiede quindi l’immediato blocco del bando in questione.
Ulteriore elemento di incoerenza è rappresentato da quanto si sta mettendo in atto riguardo alla posizione organizzativa del Formatore per il personale di madre lingua tedesca.
Dopo le proteste della USB, la Direzione regionale del TAA ha pensato bene di correre ai ripari, inserendo nell’ordine di servizio n. 4 del 14.03.2014 un’apposita postilla.
Resta da chiarire se sia legittimo che una medesima posizione organizzativa sia inserita “funzionalmente e gerarchicamente” in due diversi organigrammi (regionale e provinciale). Si stenta a comprendere come un Responsabile possa essere “in staff al Direttore regionale” e al contempo “gerarchicamente e funzionalmente inserito nell’ambito della Direzione Provinciale, pur essendo la funzione attribuita di rilevanza regionale”. Anche in questo caso ci si deve domandare se la partecipazione alle selezioni comporterà il passaggio dal ruolo locale al ruolo nazionale con le stesse problematiche appena viste.
Si suggerisce all’Amministrazione di trovare una soluzione realmente univoca e corretta, sempre nel rispetto delle norme di autonomia.
C’è infine da chiedersi, trattandosi di bilinguismo e formazione, se in assenza di patentino di bilinguismo al vertice, tutti gli atti adottati e adottandi non rischino di essere oggetto di contestazioni se non addirittura nulli, con possibili ricadute anche sul piano della responsabilità erariale.
Al fine di risolvere nel rispetto delle norme i problemi evidenziati, la USB ha già chiesto l’intervento del Direttore Generale, riservandosi di adottare tutte le iniziative di lotta che si riterranno necessarie.
Bolzano ha un’autonomia separata da Trento
che l’Amministrazione deve rispettare !
Comunicato del 18/03/2014 USB PI INPS Trentino-Alto Adige