L'ASSEMBLEA NAZIONALE DEGLI ISPETTORI DI VIGILANZA
Comunicato n.59/06
Una bella assemblea, dalla quale sono emersi molti spunti interessanti. Circa cinquanta ispettori di vigilanza hanno aderito all’appello della RdB ed hanno contribuito, in modo molto partecipato, alla piena riuscita dell’appuntamento del 6 dicembre scorso presso la Sala Aldo Moro della Direzione Generale.
Peccato che il Direttore Centrale della Vigilanza, invitato all’Assemblea, non abbia potuto partecipare ai lavori per impegni istituzionali: si è perso davvero un dibattito serio.
In apertura, Paolo Leonardi, coordinatore nazionale della CUB, ha sottolineato l’importanza della funzione della Vigilanza all’interno della generale vertenza in difesa della previdenza pubblica, ribadendo la contrarietà della CUB allo scippo del TFR per favorire il decolo dei Fondi pensione.
La funzione della Vigilanza diventa, quindi, centrale in una piattaforma sindacale che si prefigge di contrastare realmente il lavoro nero e precario, di rivendicare lavoro stabile e maggiore sicurezza nei posti di lavoro.
E’ affrontando questi temi cruciali che si difendono, nel concreto, i diritti dei lavoratori e si mettono le basi per restituire dignità alla pensione pubblica, all’idea di uno Stato Sociale solidale.
A seguire è intervenuto Luigi Romagnoli, a nome del coordinamento nazionale RdB INPS, affrontando i temi vertenziali della categoria attraverso l’illustrazione della Proposta elaborata dalla RdB INPS e che prevede:
Incremento numerico degli ispettori di vigilanza;
Collocazione a C4 della funzione di ispettore di vigilanza, individuando nel C3 la posizione d’ingresso nel profilo;
Maggiori risorse economiche per il personale dell’Area:
Inoltre, è stata ulteriormente chiarita la contrarietà della RdB rispetto alla proposta dell’Amministrazione che prevede la nomina di un capo team vigilanza da affidare ad un ispettore C4/C5. Poiché si tratterebbe di una nuova figura professionale chiamata a svolgere contemporaneamente la normale attività ispettiva e compiti organizzativi dell’attività di vigilanza, oltre al controllo di qualità dei verbali ed alla consultazione di specifiche banche dati, si determinerebbe l’impossibilità di svolgere al meglio tali funzioni, riducendo il tutto alla istituzione di una nuova indennità (che peserebbe sul FONDO DI ENTE) priva di contenuto e per pochi, a svantaggio del generale impegno degli ispettori di vigilanza.
I numerosi interventi degli ispettori presenti in sala hanno posto l’accento sulla necessità di un coinvolgimento della classe politica per l’individuazione di adeguate norme di contrasto al lavoro nero e precario, dando al tempo stesso agli ispettori strumenti d’intervento chiari e certi.
E’ stata richiamata più volte l’importanza del ruolo e della funzione degli ispettori di vigilanza, riscontrando una generale convergenza con i temi delineati dall’intervento introduttivo e dalla piattaforma rivendicativa della RdB, così come in modo inequivocabile è stata respinta la proposta dell’Amministrazione ed è stata riscontrata la necessità di una risposta economica che interessi tutti gli ispettori.
Generale è stato anche il dissenso emerso nei confronti dell’operato dell’ANIV, l’associazione degli ispettori di vigilanza, della quale è stata evidenziata l’ingerenza in questioni prettamente sindacali, come l’individuazione e la quantificazione delle indennità e, fatto ancora più grave, il ruolo esercitato dall’associazione nella formazione del personale attraverso la vendita all’Istituto di pacchetti didattici, nella pianificazione delle missioni riguardanti soprattutto il meridione, nella definizione dei programmi d’intervento della vigilanza, nell’analisi delle banche dati. Una chiara, pericolosa ed inquietante commistione tra Amministrazione pubblica ed associazione privata di categoria.
Altri temi sottolineati negli interventi hanno riguardato aspetti specifici come la possibilità per gli ispettori di vigilanza che operano su un territorio prettamente urbano di poter partecipare ad attività extra territoriali, attraverso un reciproco scambio di zone da ispezionare, per garantire una maggiore sicurezza ed autonomia nell’espletamento dell’attività e per tendere ad un’uniformità nel trattamento economico.
All’assemblea hanno dato un fattivo sostegno le strutture RdB della vigilanza INAIL e DPL. Dagli ispettori dell’INAIL è venuta la conferma, avendola già sperimentata, del fallimento della funzione di capo team affidata ad un ispettore.
L’assemblea si è conclusa con un rinnovato sostegno alla piattaforma ed alle proposte della RdB e con l’impegno della Federazione della RdB-CUB ad organizzare, all’inizio del 2007, un appuntamento generale degli ispettori INPS-INAIL-DPL con la partecipazione di vertici istituzionali ed esponenti politici per discutere degli aspetti generali riguardo alla funzione della vigilanza.