Lazio. IL SILENZIO DEGLI INDECENTI
Comunicato n.28/13
Facendo un veloce riepilogo, nel corso del corrente anno la spending review, la controriforma del Lavoro e la Legge di instabilità 2013 hanno imposto all’INPS una serie di tagli decisamente ingiustificati per complessivi 537 milioni di euro. Mentre la produzione di armamenti aumenta vertiginosamente e le fabbriche di aerei sono le uniche a non veder tagliate le loro commesse miliardarie (questo proprio mentre i nuovi venti di guerra minacciano lo scenario internazionale), il nostro Istituto parteciperà nella indifferenza pressoché generale alla cosiddetta salvezza del Paese con oltre metà del suo bilancio per spese di funzionamento. Non contenti di tutto ciò, i vari ministeri (che definire competenti è un azzardo) sono tornati alla carica ed hanno intimato tramite il collegio dei sindaci il taglio di ulteriori 94 milioni di euro dal Fondo 2013, giusto per saggiare il terreno e la capacità di reazione del Sindacato del nuovo mega fantascientifico super Ente. Un taglio ipotizzato al mese di circa 300 euro per ciascun dipendente al quale è stata messa recentemente una pezza, senza peraltro risolvere la questione alla radice da parte dell’Amministrazione. Perché comunque i soldi dobbiamo tirarli fuori, piaccia o non piaccia, in qualche modo. Nel totale silenzio degli indecenti. Come hanno reagito infatti i sindacati confederali a questo ennesimo scempio ? Troppo impegnata a gestire la nuova previdenza complementare elargita bontà sua dal governo, occupata nell’accaparramento di consulenze milionarie con le società controllate, in mille alle altre faccende clientelari affaccendata, la casta insomma ha pensato bene di tralasciare un argomento ritenuto troppo spinoso. Tutto quello che hanno fatto CGIL – CISL – UIL in questi ultimi mesi è stato, di fatto, chiedere periodicamente copia del bilancio al capo del personale, nonché al direttore generale, giusto per prendere tempo provando a giustificare i rinvii. Col risultato di gabbare ancora i lavoratori perché, avendo i loro rappresentanti all’interno del CIV, la copia del bilancio INPS era comunque a portata di mano. Per la verità CGIL – CISL – UIL qualcosa hanno combinato in questo frattempo, precisamente lo scorso 25 luglio, quando in pochi minuti hanno siglato il nuovo verbale d’intesa in materia di posizioni organizzative (peraltro in concomitanza con l’estenuante trattativa sui prestiti ai dipendenti), aprendone ufficialmente il mercato. Per quanto riguarda il resto, un silenzio assordante e complice chiaro. Ci si potrebbe pur rifugiare nella “coerenza” dei nostri beneamati parlamentari, che riescono a spendere circa tre miliardi e mezzo all’anno mentre gli omologhi francesi, pari numero, spendono incredibilmente un terzo di meno. Oppure sul fatto che gli stessi beneamati parlamentari hanno la faccia tosta poi di chiedere al dipendente pubblico un taglio di 300 euro sui 1.200 mensili. Neppure quello. Il che dimostra come le fondamenta dell’impero siano irrimediabilmente marce dal di dentro. Velo pietoso sulla presunta “stabilizzazione” dei precari nella PA, che rischia di rivelarsi in realtà una colossale presa in giro per questi lavoratori, proprio mentre si profilano nuove scellerate intese tra la casta e Confindustria. Quello che noi abbiamo messo in campo, in questi stessi mesi, per (provare a) cambiare la rotta verso il declino lo troverete nel documento allegato: battaglie piccole e grandi, portate avanti con alterna fortuna, sempre in beata solitudine, ma consapevoli del ruolo di avanguardia che ci siamo assunti nel caos generale
Roma, 2 settembre 2013
Coordinamento Regionale USB INPS Lazio