Lettera aperta ai segretari generali INPS di CGIL, CISL, UIL, CONFSAL UNSA

Roma -

Ai Segretari generali INPS

                                                                           CGIL – Matteo Ariano Antonella Trevisani

                                                                           CISL – Paolo Scilinguo

                                                                           UIL – Sergio Cervo

                                                                           CONFSAL/UNSA – Francesco Viola

 

LETTERA APERTA

Cari Segretari,

sulla vicenda dei passaggi orizzontali ad altro profilo, nel volantino da voi pubblicato lo scorso 11 dicembre avete continuato a distorcere le informazioni per far credere ai lavoratori che ci siano dirigenti sindacali non appartenenti alle vostre organizzazioni che abbiano fatto carte false per ottenere il passaggio, nel caso da voi citato, al profilo informatico. Accuse molto gravi che andrebbero provate per non incorrere nel reato di diffamazione, tanto è vero che vi guardate bene dal citare i nomi degli interessati.

Nel vostro volantino intitolato “Sindacato nuovo, di lotta e di salotto!”, avete parlato di tre sindacalisti che nelle segrete stanze della direzione generale avrebbero agito per interesse personale con la complicità, facilmente deducibile dai vostri ragionamenti, della direttrice generale e dei componenti della commissione che ha esaminato gli atti e formulato le proposte all’organo di governo della Tecnostruttura. In tal modo, prima ancora dei sindacalisti, avete offeso chi rappresenta l’amministrazione, che a vostro dire si sarebbe prestato a far transitare nel profilo specialistico informatico chi non ne avrebbe avuto titolo, solo per potergli assegnare l’indennità mensile riconosciuta al personale informatico. Se i fatti stessero come li raccontate voi, l’episodio andrebbe segnalato alla Corte dei conti invece di utilizzarlo esclusivamente ai fini di una discutibile polemica.

Dei tre dirigenti sindacali a cui fate riferimento due sono della USB: il sottoscritto, Luigi Romagnoli, e Vincenzo Campolo, entrambi delegati storici del sindacato di base dell’INPS. Come vedete, non abbiamo alcun timore a palesarci, come non ne abbiamo mai avuto, tanto da esserci già autodenunciati lo scorso 31 luglio, con il comunicato USB n. 95/2020 in risposta ad una vostra precedente nota polemica sempre sul cambio di profilo. Inseriamo il citato volantino in allegato per rinfrescarvi la memoria, ma è fin troppo chiaro che la vostra comunicazione dell’11 dicembre mira a gettarci fango addosso con la speranza che un po’ ce ne rimanga appiccicato. Chiederemo l’accesso agli atti e, appena ne entreremo in possesso, pubblicheremo la relazione dei dirigenti e il parere della commissione così da rispondere con i fatti alle calunnie.

Quando nel settembre 2014 Renzi decurtò del 50% le agibilità sindacali, i dirigenti della USB in distacco sindacale decisero di rientrare tutti in servizio, ripartendo le agibilità senza alcun privilegio per incarichi ritenuti di maggior prestigio. Io e Campolo, già dipendenti INPS in carico alla direzione generale, rientrammo a lavoro nella direzione centrale informatica. Dopo sei anni certamente non saremo dei Bill Gates, come avete fatto maliziosamente notare, altrimenti avremmo fondato una società d’informatica ed avremmo fatto soldi a palate, pur tuttavia una commissione che non ci è stata amica ha dovuto ammettere che abbiamo svolto e svolgiamo compiti da informatici. Come raccontiamo nel volantino in allegato, che invitiamo tutti a leggere o a rileggere, non potendo eccepire nulla sull’attività la commissione ha provato ad opporsi al nostro passaggio al profilo informatico sostenendo che la permanenza al 50% in distacco sindacale e al 50% in servizio non faccia risultare prevalente l’attività lavorativa. Un criterio non presente nel bando e quindi inventato dalla commissione per non farci transitare nel profilo informatico. Come mai? Perché diamo fastidio, in quanto ci opponiamo alle politiche clientelari che saldano gli interessi delle vostre organizzazioni sindacali a quelli della controparte, ecco perché parliamo di “sistema di potere” da superare con diritti e opportunità uguali per tutti. Quando abbiamo denunciato le illegittimità di cui siamo venuti a conoscenza all’interno dell’INPS lo abbiamo fatto con cognizione di causa, prove alla mano, in modo diretto e non ambiguo e non vi abbiamo mai trovato al nostro fianco. Vi meravigliate e vi indignate, dunque, perché parliamo di “sistema di potere”? Le nostre sono considerazioni politiche mentre voi accusate genericamente avversari sindacali di avere operato in modo scorretto per ottenerne vantaggi personali. Spargete qua e là un po’ di menzogne per far credere che tutti i sindacati sono uguali.

Io e Campolo abbiamo dovuto battagliare per vedere riconosciuto il nostro diritto a transitare al profilo informatico e ci siamo battuti per noi come facciamo quotidianamente per gli altri lavoratori, perché siamo prima di tutto lavoratori dell’INPS e vogliamo essere trattati al pari degli altri, senza privilegi ma anche senza penalizzazioni. E’ strano invece che ai vostri occhi restiamo esclusivamente sindacalisti, per giunta avversari, e non vi venga in mente che siamo lavoratori con i medesimi diritti e doveri di tutti gli altri.

Saluti.

 

Roma, 14 dicembre 2020                                                      p. USB Pubblico Impiego INPS

                                                                                                                      Luigi Romagnoli