LETTERA USB SU PENSIONAMENTI PER POSIZIONI SOPRANNUMERARIE

Nazionale -

Al Direttore generale

Dott. Mauro Nori

 

Al Direttore centrale

Risorse Umane

Dott. Sergio Saltalamacchia

 

 

e,  p.c.     Al Dirigente l’Ufficio

Relazioni Sindacali

Dott. Claudio Albanesi

 

 

 

 

 

Oggetto: Pensionamenti per posizioni soprannumerarie.

 

 

Egregi Signori,

 

in diversi territori il messaggio Hermes N. 448 del 20/01/2015, riguardante i pensionamenti di vecchiaia delle lavoratrici in base alla disciplina previgente il D.L. 201/2011, è stato notificato anche a lavoratrici inserite nella graduatoria dei pensionamenti in deroga in base all’anzianità contributiva o alla quota (contributi + anzianità anagrafica). A tali lavoratrici è stato dato tempo fino al 27 gennaio per rinunciare al pensionamento e rimanere in servizio fino al compimento dei 65 anni di età.

 

Già la confusione era tanta su questa delicata materia, oggi lo è ancor di più. E’ stata la USB ad evidenziare quegli errori che in parte sono stati sanati anche a seguito del parere del Ministero del Lavoro. L’interpretazione data dai territori al messaggio richiamato in precedenza sta determinando una disparità di trattamento nei confronti del personale maschile dell’Istituto al quale non è riconosciuta la possibilità di rimanere in servizio fino al compimento del 65° anno di età.

 

A questo punto è il caso che sia data possibilità a tutti quelli che non abbiano compiuto 65 anni di età, indipendentemente dal genere e dalla tipologia di pensionamento, di poter rimanere in servizio fino al raggiungimento dell’età ordinamentale per la pensione. Si potrebbe in tal modo recuperare la posizione di chi invece in pensione vorrebbe andare e si è visto estromesso dalla graduatoria dei pensionamenti in deroga.

 

Se ci fosse stata più trasparenza sull’intera gestione dei pensionamenti a seguito di spending review, a cominciare dalla pubblicazione delle graduatorie, se fosse stata mantenuta una costante relazione con le organizzazioni sindacali, tanti errori commessi e tanto contenzioso che si sta abbattendo sull’Istituto si sarebbero potuti evitare.

 

Roma, 23 gennaio 2015             

                                          

p. USB Pubblico Impiego INPS

Luigi Romagnoli