L'INCENTIVO E IL TEP. PERCHE' CHIEDIAMO 200 EURO DI AUMENTO DEL TEP

Comunicato n. 37/19

Nazionale -

Ogni anno, puntualmente, qualche sede non raggiunge gli obiettivi della produttività e le lavoratrici e i lavoratori di quelle strutture subiscono la decurtazione dell’incentivo. E’ perché non hanno lavorato? NO. E’ perché non si sono impegnati al pari dei colleghi delle altre sedi? NO. La risposta, a volte, è nella cattiva programmazione degli obiettivi, e di questo non hanno colpa i dipendenti, in altri casi, invece, la modifica in corsa del peso di alcune lavorazioni finisce per favorire alcuni e penalizzare altri. Fattori che non sono riconducibili alla responsabilità diretta del lavoratore.

Di fronte a questa cabala della produttività, a cui è legata una buona fetta della retribuzione annuale, che fare? Per noi la risposta è semplice e la ripetiamo da anni: spostare sempre più risorse dall’incentivo alla retribuzione certa e stabile mensile. Se ne faccia una ragione l’OIV, che vorrebbe maggiore differenziazione e premi individuali in nome di quella insulsa Riforma Brunetta che ha inventato quell’organismo per dare libero sfogo al furore iconoclasta contro l’immagine del lavoratore pubblico. I consiglieri dell’OIV sappiano che le risorse del cosiddetto Fondo della produttività sono in buona parte composte da aumenti contrattuali che, invece di finire nelle tasche dei lavoratori, sono stati dirottati negli anni in quel salvadanaio chiamato appunto Fondo, che viene utilizzato per finanziare le indennità e le posizioni organizzative, vale a dire l’organizzazione del lavoro dell’Istituto, gli sviluppi di carriera, che sono utili anche all’amministrazione per avere personale sempre più professionalizzato e, in parte, per remunerare la maggiore produttività dei lavoratori sotto forma appunto d’incentivo.

Alleggerire sempre di più il valore dell’incentivo vuol dire uscire dal ricatto della continua richiesta di maggiore produttività e riprenderci i soldi che sono nostri e che ci sono stati sottratti con l’inganno, così che per riaverli indietro dobbiamo faticare il doppio e diventare schiavi di un cruscotto o di un algoritmo. Ecco perché chiediamo l’aumento del TEP per tutti.