MANSIONISMO: SI APRE UNA NUOVA FASE

Comunicato n.14/07

Roma -

Ancora un’iniziativa che ha registrato una grande partecipazione dei lavoratori. In quasi 200, in rappresentanza delle diverse regioni, hanno affollato la Sala "Aldo Moro" della Direzione Generale per partecipare all’Assemblea indetta dalla RdB-CUB INPS per dire STOP AL MANSIONISMO.

 

Negli interventi introduttivi sono stati illustrati i tre obiettivi che la vertenza attivata dalla RdB si pone di perseguire:

>> Garantire a tutti i lavoratori la certificazione delle mansioni svolte;

>> Assicurare il pagamento della differenza stipendiale a chi effettua con prevalenza mansioni superiori;

>> Sottoscrivere un accordo di programma che, partendo dalla realtà organizzativa dell’Ente, si ponga come obiettivo lo svuotamento delle Aree A e B in un arco di tempo definito.

 

Per sostenere tali obiettivi è stato proposto all’Assemblea di organizzare il BLOCCO DELLE MANSIONI SUPERIORI, costituendo da subito i COMITATI MANSIONISTI, trasversali alle organizzazioni sindacali, ma con il pieno appoggio e la massima tutela da parte della RdB.

 

Gli interventi dei lavoratori hanno arricchito il dibattito con ulteriori proposte o con richieste di chiarimenti, come:

>> Prevedere l’autocertificazione delle mansioni da parte degli stessi dipendenti, in assenza di risposta da parte del Direttore di Sede;

>> Ricevere indicazioni inequivocabili rispetto alle attività da svolgere con riferimento alle varie posizioni ordinamentali;

>> Verificare la reale autonomia ed autosufficienza dei Comitati o, in assenza di tali requisiti, guidare direttamente come organizzazione sindacale il blocco delle mansioni superiori.

 

 E’ intervenuta, quindi, Daniela Mencarelli della Direzione Nazionale della RdB-CUB Pubblico Impiego, che ha spiegato come la mobilitazione dei lavoratori INPS debba saldarsi a quella del personale degli altri Enti del Comparto per sostenere, nell’ambito del prossimo rinnovo contrattuale, la revisione dell’Ordinamento professionale, obbligando il Comitato di Settore degli Enti Pubblici non Economici a dare chiare direttive in tal senso.

 

La delegata nazionale ha inoltre indicato la scadenza dello Sciopero Generale del Pubblico Impiego, indetto dalla RdB-CUB per il prossimo 30 marzo, come una tappa importante nella costruzione di una vertenza generale che riguardi la difesa della Pubblica Amministrazione, che abbia tra i punti qualificanti la rivendicazione che "AD UGUALE LAVORO CORRISPONDA UGUALE SALARIO".

 

Dopo l’intervento di Daniela Mencarelli, verificato che non era giunta alcuna risposta alla formale richiesta della RdB INPS di avere un incontro con l’Amministrazione in merito alle questioni richiamate nell’iniziativa di venerdì scorso, l’Assemblea si è spostata in blocco al 1° piano della Direzione Generale, davanti l’Ufficio del Direttore Generale, dove il dibattito è continuato con l’intervento dell’Avv. Ruggero Mantovani, che ha risposto ai numerosi quesiti dei lavoratori presenti.

 

Superati alcuni momenti di lieve tensione una delegazione è stata ricevuta dal Direttore Generale e dal Capo del Personale, alla presenza del Capo della Segreteria del D.G. e del Responsabile delle Relazioni sindacali dell’Ente.

 

Nell’incontro, protrattosi per quasi due ore, la delegazione RdB ha argomentato compiutamente i contenuti della vertenza, anche alla luce dei messaggi n. 2394 e 2396 del 26 gennaio 2007. E’ stata rinnovata la richiesta di una disposizione, da valutare preventivamente al tavolo sindacale, che fornisca chiare indicazioni ai Direttori di Sede per il rilascio della certificazione delle mansioni.

 

E’ stato quindi chiesto che per l’applicazione dei messaggi n. 2394 e 2396, relativamente al pagamento della differenza stipendiale per l’effettuazione in modo prevalente di mansioni superiori, si faccia riferimento oltre che agli ordini di servizio del Direttore della Sede anche alle eventuali disposizioni di servizio impartite formalmente dal Responsabile del Processo.

 

Infine è stata spiegata la proposta di Accordo di Programma per lo svuotamento delle Aree A e B. Un accordo che prenda atto di un’organizzazione del lavoro che trova corrispondenza unicamente con le posizione dell’attuale Area C e, quindi, indichi la prospettiva di collocare tutto il personale in tale area attraverso un percorso definito di passaggi ordinamentali. A tal fine non saranno assolutamente secondarie le indicazioni che arriveranno dalle Amministrazioni in occasione del rinnovo contrattuale 2006-2009.

 

Il Direttore Generale ed il Capo del Personale dopo un lungo confronto a tratti particolarmente acceso, alla fine hanno assunto l’impegno d’incontrare nuovamente la delegazione RdB entro il 20 marzo c.a., per riferire sull’approfondimento che la stessa Amministrazione farà al suo interno in merito alle richieste avanzate dall’organizzazione sindacale di base.

 

L’Assemblea si è conclusa a pomeriggio inoltrato, intorno alle 16.30, quando la nostra delegazione ha riferito gli esiti dell’incontro ai lavoratori.

 

In attesa di verificare l’impegno assunto dall’Amministrazione, si è deciso di attivare comunque il percorso preparatorio al blocco delle mansioni superiori, che scatterà dopo il 20 marzo, qualora si registrasse un disimpegno da parte dei responsabili dell’Istituto.

Con l’Assemblea del 23 febbraio sul mansionismo finisce un ciclo di iniziative promosse dalla RdB a livello nazionale, a partire dall’Assemblea del 9 novembre scorso, per proseguire con quelle del 6 dicembre (vigilanza) – 12 dicembre (informatica) – 20 dicembre (addetti ai contact center INPS INAIL) – 22 gennaio (maggiorazione TEP per Area C).

Comincia da oggi una nuova fase che deve vedere il territorio protagonista della mobilitazione, costituendo immediatamente i "COMITATI MANSIONISTI" e mettendo in moto la macchina organizzativa per arrivare all’eventuale blocco delle mansioni superiori.

La RdB si impegna a fornire nelle prossime settimane precise indicazioni sulle attività proprie delle varie posizioni ordinamentali, al fine di tutelare i lavoratori che parteciperanno all’iniziativa.

Le prossime scadenze sono, quindi, il 20 marzo rispetto all’impegno assunto dall’Amministrazione ed il 30 marzo con una massiccia partecipazione allo Sciopero Generale del Pubblico Impiego ed alla Manifestazione Nazionale a Roma.