MOLTA FORMA NESSUNA SOSTANZA

Comunicato n. 27/14

Nazionale -

CCNI 2012

L’incontro sui contratti integrativi si è aperto con la comunicazione dell’amministrazione sul CCNI 2012 che torna dai Ministeri Vigilanti con la certezza del taglio degli oltre 8 milioni.

L’amministrazione ci ha riferito che a giugno saranno erogate le quote di incentivo restante per i soli lavoratori INPS ed exENPALS,  dopo aver messo in linea il pagamento del TEP per il personale pervenuto all’Istituto dal 1° gennaio 2009 al 31 dicembre 2010; per il personale exINPDAP, a fronte del taglio, non sono previste quote residue.

 

CCNI 2013/2014

Dovendo constatare il mancato accoglimento delle proposte  già illustrate nei precedenti tavoli, la USB ha espresso la sua netta contrarietà all’ipotesi di CCNI 2013 consegnata dall’amministrazione.

In particolare, l’unico passo avanti formale sull’avvio di una prima fase di integrazione dei trattamenti economici, richiesto più volte dalla USB, si riduce ad un semplice cambio di nome ai vari trattamenti retributivi che, con decorrenza Dicembre 2013, verrebbero raccolti entro un’unica definizione,  lasciando tuttavia invariati tutti gli importi.

Allo stesso modo il passaggio dai tre Fondi separati ad un Fondo unico, per altro con una perdita di oltre 24 milioni di euro, viene rivendicato dalla CISL come un passaggio decisivo verso l’integrazione, pur lasciando tutto invariato e non avviando in alcun modo  l’adeguamento dei trattamenti economici.

La USB che,  ha portato in delegazione anche i colleghi del territorio, ha ribadito quanto contenuto nella sua piattaforma per il rinnovo dei contratti integrativi 2013 e 2014 (vedi  comunicato n. 26 del 11 Aprile), ed in particolare la necessità di definire un accordo di programma che consenta di raggiungere progressivamente la piena integrazione dei trattamenti.

Proposta che anche le altre organizzazioni sindacali, pur se con alcune precisazioni e distinguo, sembrano aver accolto.

Una disponibilità che andremo immediatamente a verificare nel prossimo incontro e che non  potrà certo ridursi ad un vuoto passaggio formale, riconducendo sotto un unico nome  trattamenti retributivi che rimangono completamente diversi.

 

ORGANICI ED ESUBERI

A conferma di una scelta di fondo rivolta ad allungare l’iter di definizione degli esuberi, l’amministrazione si è presentata al Tavolo Nazionale solo con una tabella relativa alla dotazione organica risultante dopo l’approvazione dei decreti interministeriali di trasferimento delle risorse umane, dagli enti soppressi all’INPS, e l’adozione del cosiddetto piano industriale.

Non essendo stato fornito anche il dato relativo alle presenze effettive, non si è potuto procedere all’individuazione del numero preciso degli esuberi che, secondo le ultime stime, si è ridotto a 1.935 unità rispetto alle oltre 3.000 di un anno fa.

Il numero iniziale si è infatti progressivamente modificato con i pensionamenti di chi nel frattempo ha già raggiunto i limiti della riforma Fornero.

Inoltre, secondo una non meglio precisata circolare della Funzione Pubblica citata dall’amministrazione, da quelle 1.935 unità in esubero fissate oggi deve essere sottratta un’altra quota relativa a chi raggiungerà i requisiti Fornero entro il 2016.

Come se non bastasse, sempre secondo la circolare citata, gli esuberi dovranno essere individuati nella rispettiva area di appartenenza.

Interpretazione, che troverà la nostra ferma opposizione, in quanto  escluderebbe tutti i colleghi dell’area B dal pensionamento in deroga,  non risultando in questa area  posizioni in esubero.

Dopo aver rinviato le decisioni per l’impossibilità di definire l’organico in assenza dei decreti di trasferimento  delle risorse umane, e dopo aver stabilito un nuovo rinvio in attesa dell’adozione del piano industriale, anche questa volta l’amministrazione non ha fornito dati sicuri sugli esuberi, motivando  tale incertezza con la situazione relativa alle ricadute sull’organico del possibile annullamento del concorso effettuato nel 2010 dall’ex gestione INPDAP,  per circa 136 posizioni in C1.

Ipotesi di annullamento, ancora oggetto di approfondimento con la Funzione Pubblica, rispetto alla quale abbiamo espresso chiaramente tutta la nostra eventuale opposizione.

L’incontro sulla dotazione organica  e sugli esuberi si è quindi chiuso con un nuovo rinvio al 29 Aprile, data oltre la quale non  siamo comunque  più disposti ad andare e nella quale dovranno essere stabiliti definitivamente numeri, procedure, tempi e modalità per l’uscita dei lavoratori con i pensionamenti in deroga, dando certezza a chi da ormai troppo tempo è in attesa di poter decidere rispetto al proprio futuro.

In merito all’approvazione della dotazione organica abbiamo infine  invitato,  ancora una volta,  l’amministrazione ad aprire con Funzione Pubblica un confronto più determinato ed autorevole per l’ampliamento del numero degli esuberi a tutti coloro che matureranno i requisiti in deroga entro dicembre 2015 con decorrenza 2016, aprendo in tal modo alla possibilità di effettuare nuove assunzioni.