NON SI VIVE DI SOLI NUMERI. OSSERVATORIO PRODUTTIVITA' 2014

Comunicato n. 13/15

Nazionale -

Si è tenuta Venerdì scorso la riunione tra la Direzione Centrale Pianificazione e Controllo di Gestione   e i rappresentanti delle organizzazioni sindacali all’interno dell’Osservatorio Nazionale sulla Produttività,  per esaminare i dati dell'andamento produttivo per il 2014 ( ex art. 8 CCNI 2011).

 

L’Amministrazione ha consegnato alle OO.SS. i prospetti riepilogativi dai quali risulta che su un totale di 134 Sedi (Direzione Generale e Sedi Regionali comprese) le sedi che non raggiungono il parametro 100 sono 26 di cui 19 si attestano su una percentuale di raggiungimento degli obiettivi di produzione pari a 95 (Perugia, Terni, L’Aquila, Pescara, Isernia, Regionale Molise, Benevento, Napoli, Salerno, Regionale Campania, Taranto, Vibo Valentia, Crotone, Cosenza, Reggio Calabria, Regionale Calabria, Enna, Ragusa e  Regionale Sicilia) e 7 si sono attestate su un valore pari a 90 (Aosta,  Regionale Valle D’Aosta, Regionale Umbria, Caserta, Catanzaro, Messina e Catania).

  

Il Direttore centrale della Pianificazione e Controllo di Gestione si è reso disponibile a portare a 95 le 7 strutture che si sono attestate su un valore pari a 90  e a 100 le 19 strutture che si sono attestate su un valore pari a 95 .

 

USB ha chiesto di portare tutte le 26 strutture al parametro 100, prendendo a riferimento la media Nazionale indicata nei prospetti consegnati dall’Amministrazione. USB ha inoltre chiesto la convocazione urgente del tavolo sindacale nazionale  per verificare i sistemi di programmazione e misurazione degli obbiettivi di produzione.

 

L’urgenza di tale confronto risulta ormai evidente a tutti dopo quanto accaduto  ai LAVORATORI DELL’AREA A della Sede di Taranto, dichiarati in esubero al fine di rientrare nei numeri del budget assegnato come obbiettivo di produzione.

Stigmatizzando ancora una volta il comportamento del Dirigente della Sede, abbiamo ribadito  che “non si vive di soli numeri” e che la dignità delle persone e dei lavoratori viene prima di qualsiasi altro obbiettivo.

D’altra parte quanto successo a Taranto  è perfettamente in linea con quanto accade attraverso gli “interventi di natura organizzativa”, con i quali i Dirigenti spostano  i colleghi da una linea di prodotto ad un’altra in funzione del “peso in punti omogeneizzati” più utili al raggiungimento degli obbiettivi di un piano budget da sempre contestato dalla USB ed ancora di più a seguito dell’integrazione delle diverse linee di produzione degli enti soppressi, che non è stato modificato nelle sue linee di fondo neanche con la circolare N. 146 del 2014.

 

Infine USB ha rinnovato la richiesta che con gli emolumenti relativi al mese di febbraio vengano erogate le somme accantonate a novembre 2014 per finanziare il nuovo TEP, che invece peserà per un solo mese sul Fondo dello scorso anno. I lavoratori hanno infatti percepito a novembre almeno 900 euro in meno rispetto al 2013. Inoltre, USB ha chiesto che sia corrisposto un ulteriore acconto medio lordo di 1400 euro relativo al saldo dell’incentivo, tenendo presente che i conguagli definitivi saranno possibili solo a conclusione dell’iter di approvazione del contratto integrativo 2014 da parte dei ministeri vigilanti, quindi in tempi difficilmente definibili.