NOTA USB su convocazione Tavolo Sindacale

Roma -

Al Presidente Prof. Pasquale Tridico

Alla Direttrice generale Dott.ssa Gabriella Di Michele

Alla Direttrice centrale Risorse Umane  Dott.ssa Maria Grazia Sampietro

e p.c. Al Dirigente l’Ufficio Relazioni Sindacali Dott. Aldo Falzone

 

Oggetto: Convocazione di un incontro sindacale per il 12 ottobre 2020 ore 15:00 in conference call con all’ordine del giorno - modalità di attuazione del lavoro agile.

 

Gent.mi, è davvero singolare che debba essere la USB a richiamarvi al rispetto dei contenuti di un contratto collettivo che abbiamo firmato dopo due anni di dura contestazione e solo per poter partecipare ai tavoli aziendali per tutelare gli interessi dei lavoratori.

Con riferimento alla convocazione in oggetto, facciamo presente che il CCNL del 12 febbraio 2018, all’art. 6, comma 2, prevede che il lavoro agile sia oggetto di confronto all’interno dell’organismo paritetico per l’innovazione (OPI). Riportiamo testualmente quanto previsto dal contratto collettivo - “... 2. L’organismo di cui al presente articolo è la sede in cui si attivano stabilmente relazioni aperte e collaborative su progetti di organizzazione e innovazione, miglioramento dei servizi, promozione della legalità, della qualità del lavoro e del benessere organizzativo - anche con riferimento alle politiche formative, al lavoro agile ed alla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, alle misure di prevenzione dello stress lavoro-correlato e di fenomeni di burn-out - al fine di formulare proposte all'amministrazione o alle parti negoziali della contrattazione integrativa. Pertanto vi invitiamo a riformulare la convocazione in modo coerente con quanto stabilito dal contratto.

Laddove invece s’intendesse discutere di lavoro agile legato all’emergenza sanitaria, la convocazione dovrebbe essere riferita all’art. 7, comma 6, lettera k) del CCNL, nel quale si prevede che le misure concernenti la salute e sicurezza sul lavoro siano materia di contrattazione. Anche in tal caso la convocazione andrebbe riformulata e magari convocato il tavolo del monitoraggio dell’accordo del 3 giugno 2020 come da tempo stiamo chiedendo restando inascoltati. E’ ancora valido per voi quell’accordo? L’aumento giornaliero dei casi di contagio da SARS-Cov-2 sul piano nazionale generale impone un attento monitoraggio della situazione interna, monitoraggio che deve essere fatto nell’ambito della contrattazione aziendale con pari dignità tra le parti. Richiamiamo la nota USB del 30 settembre scorso nella quale si chiedeva di concordare un fitto calendario d’incontri su temi di stretta attualità. Non riteniamo accettabile che sia la controparte a dettare argomenti e priorità.

La salute e la sicurezza dei lavoratori per noi sono la priorità assoluta, mentre per voi probabilmente non è la stessa cosa visto che ci convocate l’8 ottobre per parlare di un progetto pilota di riorganizzazione aziendale e il 12 ottobre di modalità di attuazione del lavoro agile.

La priorità oggi è un ritorno generalizzato del personale in smart working con il riconoscimento del buono pasto, la valorizzazione degli strumenti alternativi allo sportello in presenza e adeguate misure di prevenzione sanitaria, limitando la presenza negli uffici alle attività strettamente necessarie, tra le quali l’espletamento in sicurezza delle prove selettive per i passaggi di area. Siamo tra i firmatari dell’accordo del 3 giugno, abbiamo affrontato con serietà questa difficile fase evitando di speculare sui comprensibili timori delle lavoratrici e dei lavoratori, ma non intendiamo lasciare a voi la scelta su come gestire questa ulteriore fase di criticità emergenziale.

Cordiali saluti.

Roma, 5 ottobre 2020                            p. USB Pubblico Impiego INPS 

Luigi Romagnoli