PASSAGGI ECONOMICI: L’AMMINISTRAZIONE AUMENTA I POSTI DISPONIBILI PER USB LA PROPOSTA È ANCORA INSODDISFACENTE
(100/22) Nell’incontro del 18 ottobre l’Amministrazione ha portato al tavolo sindacale una nuova proposta che prevede poco meno di 7000 passaggi per una platea di poco meno di 14000 lavoratori destinatari del bando. In questo modo, la metà del personale che ha titolo a partecipare alle selezioni non troverebbe posto, con una previsione di “valorizzazione” degli esclusi (apicali e non vincitori) in occasione dei bandi futuri ai sensi nel nuovo contratto collettivo nazionale ma senza alcuna compensazione immediata.
Per USB la proposta, pur migliorativa rispetto a quella che prevedeva solo 4000 progressioni economiche, è ancora insoddisfacente. L’Amministrazione sostiene che il passaggio non possa essere attribuito a più della metà dei potenziali aspiranti, a pena di mancata certificazione del contratto da parte dei ministeri vigilanti. A noi risulta che tale limite non sia previsto da alcuna normativa, mentre per i passaggi di area è previsto che si possa riservare allo sviluppo verticale fino al 50% delle vacanze organiche nel livello economico iniziale dell’area superiore. Si fa confusione, quindi, volutamente o no non lo sappiamo. Ribadiamo: la proposta dell’Amministrazione è ancora insoddisfacente.
La proposta USB di collegare l’accordo a stralcio a un contratto biennale, con passaggi per tutti ma con due diverse decorrenze, è stata giudicata non percorribile dall’Amministrazione. Non siamo convinti dell’impercorribilità di questa strada, per cui esortiamo tutti a riconsiderare senza pregiudizi questa possibilità, così come la USB è aperta a valutarne altre per ottenere un risultato positivo che interessi tutti i lavoratori che hanno titolo a partecipare ai bandi.
Qualcuno ha messo in giro la voce che servano due anni di anzianità nella posizione economica di appartenenza per essere ammessi alla selezione, anche in questo caso si fa confusione con altre norme, per esempio con quella contenuta nel contratto collettivo 2019-2021 che fa riferimento all’assegnazione dei “differenziali stipendiali”. È un tema che sarà affrontato in seguito, ma non interessa queste selezioni, a meno che qualcuno voglia introdurre tale criterio ma sarebbe davvero sconveniente.
USB ribadisce che dalle progressioni economiche non può e non deve essere escluso chi è arrivato in area B e C da poco o chi sta per arrivarvi a seguito delle ultime procedure, visto che si tratta di personale che da decenni svolge mansioni superiori senza riconoscimenti.
USB ritiene che tutti i lavoratori dell’Inps debbano avere una progressione economica (con una o due diverse decorrenze) o una compensazione economica immediata, nel caso degli apicali dell’area o di eventuali esclusi dai passaggi.
Ancora una volta si ricorda che la priorità deve essere data ai colleghi sfruttati con mansioni superiori e con retribuzione più bassa (aree A e B), compresi quelli già richiamati da poco transitati in area C dopo decenni di mansionismo. Nessuno faccia il furbo con i criteri selettivi, ma si cerchi di armonizzarli al meglio. Sarebbe stata auspicabile una prova selettiva a test, per garantire equità e trasparenza, ma i tempi ristretti (le graduatorie devono essere pubblicate entro il 31 dicembre di quest’anno) impediscono il ricorso a tale prova selettiva.
Il tavolo di trattativa è stato aggiornato al pomeriggio di domani, giovedì 20 ottobre.