PIU' LAVORO MENO SALARIO? NO GRAZIE!

Milano -

Sembra che la nostra Amministrazione non abbia alcuna consapevolezza di quanto sta accadendo all’interno delle Sedi della regione. Sono mesi che è in atto lo stato di agitazione per i noti contenuti peggiorativi del D.L. 112 (ora Legge 133/08), con inammissibili tagli al salario accessorio; la RdB ha indetto uno sciopero di due ore in tutto il comparto del parastato lo scorso 31 luglio e si prepara allo sciopero generale del 17 ottobre; altre iniziative sono segnalate in tutte le strutture della regione.

 

Eppure si tenta di andare avanti come se niente fosse: i lavoratori ci segnalano richieste di incrementare la produttività, di rincorrere i prodotti che incidono maggiormente sulla statistica, con la solita “minaccia” che altrimenti non si raggiungono gli standard.

 

La funzionalità delle sedi e delle agenzie territoriali, già critica da tempo per le forti carenze di organico, la scopertura di numerose posizioni organizzative, il proliferare degli “interim”, l’accumulo di nuovi adempimenti e procedure, è giunta al punto di non ritorno, ed è destinata ad un ulteriore peggioramento per i pensionamenti dei colleghi in possesso dei requisiti.

 

Neanche di fronte a tale stato di eccezionalità giungono segnali di apertura su un confronto per i piani di produzione del 2008, che dovrebbe finalmente discuterne la effettiva realizzabilità, piuttosto che calarli dall’alto all’insegna del “prendere o lasciare”. Ancora una volta l’accordo sarà concluso fuori tempo massimo: tuttavia quest’anno il rischio che siano molte di più le sedi che non raggiungeranno lo standard globale è molto alto, e non certo per colpa dei lavoratori, che stanno dando prova di un impegno straordinario per garantire un livello di servizio adeguato. Dovrebbe essere chiaro a tutti, però, che alla luce dei tagli che saranno operativi a partire dall’anno prossimo per effetto del “decreto Brunetta”, una penalizzazione economica anche sull’incentivo 2008 diventerebbe insopportabile.

 

Intanto sentiamo parlare di piano industriale, di nuovi modelli organizzativi, modifiche dell’orario di lavoro: queste dichiarazioni sono irresponsabili e non fanno altro che esasperare il malcontento dei lavoratori, ai quali si sta praticamente dicendo che bisogna lavorare di più e guadagnare di meno.

 

Riteniamo perciò  che l’Amministrazione debba dare pieno riconoscimento all’impegno e alla serietà del personale e, preso atto della eccezionalità della situazione per le ragioni suddette, autorizzare il pagamento dei compensi incentivanti per l’anno 2008 nella misura del 100%, indipendentemente dal raggiungimento degli standard produttivi.

La nostra non è una richiesta demagogica, ma la dovuta presa d’atto che nelle condizioni attuali sono improponibili interventi organizzativi e produttivi, che avrebbero l’unico effetto di gravare in modo insostenibile sulle spalle dei lavoratori.

 

La gravità della situazione ha indotto il Coordinamento Regionale della RdB Lombardia a segnalare questo stato di cose alla Direzione regionale, chiedendo nel contempo un incontro urgente per affrontare in maniera tempestiva tali problematiche, per la parte che compete al livello regionale.

 

Ai lavoratori rivolgiamo l’invito a continuare a segnalarci le pressioni indebite che vengono esercitate su di loro e a sostenere le nostre iniziative contro gli effetti del “decreto Brunetta”, partecipando allo sciopero generale del prossimo 17 ottobre, che tra le sue parole d’ordine annovera la difesa della dignità, del salario e dei diritti dei lavoratori pubblici.

    

 

Coordinamento regionale RdB-CUB INPS Lombardia