PRECISAZIONE DEL DOTT. QUATTRONE SULLA DIRIGENZA ISCRITTA AI SINDACATI DEL PERSONALE
Abbiamo ricevuto dal Dott. Giuliano Quattrone, direttore centrale servizi al territorio, una richiesta di rettifica che per corretta informazione giriamo a tutto il personale.
p. USB Pubblico Impiego INPS/Luigi Romagnoli
Da: Quattrone Giuliano <giuliano.quattrone@inps.it>
Inviato: venerdì 19 febbraio 2021 11:43
A: Romagnoli Luigi <luig.romagnoli@inps.it>
Oggetto: A proposito del comunicato BUGIARDI E SPROVVEDUTI
Gentile segretario,
mi permetto di segnalarle che nel comunicato USB in oggetto indicato, l’affermazione secondo la quale le accuse ad USB “ arrivano da sindacati che possono vantare l’iscrizione del direttore generale, del direttore centrale risorse umane e della generalità della dirigenza generale e di seconda fascia”, almeno per quanto mi riguarda è inesatta e va rettificata.
Sono ormai alla soglia della pensione, e da quando sono dirigente sono stato iscritto esclusivamente al sindacato dei dirigenti CIDA, in quanto ho ritenuto sempre inopportuno ( ma oserei dire deontologicamente incompatibile, ancorché formalmente ammissibile) che un dirigente pubblico si iscriva ai sindacati del personale dipendente, e ciò per due semplici motivi, discendenti (per me) dalla concreta applicazione dell’art. 97 della Costituzione, che ci ricorda, al comma 2, che negli uffici pubblici devono essere assicurati “buon andamento e imparzialità dell’amministrazione”: il primo è che come dirigente mi sono costantemente sforzato ( e non è detto che ci sia sempre riuscito) non solo di essere imparziale, ma anche di apparire tale, e certamente l’adesione a questo o a quel sindacato non mi avrebbe aiutato, perché qualcuno avrebbe potuto pensare che certe mie scelte potevano essere condizionate dall’appartenenza ad una sigla ; il secondo è che nelle questioni di carattere sindacale, in qualità di capo ufficio e/o datore di lavoro rappresento l’Amministrazione, e conseguentemente sono controparte dei sindacati dei lavoratori, per cui mi sarei trovato in imbarazzo ad essere iscritto ad una delle mie controparti!
Naturalmente rispetto i colleghi dirigenti che hanno fatto e fanno scelte diverse , ma siccome io ho con determinazione e malgrado tutto mantenuto ferma questa scelta lungo tutta la mia (ormai non breve) carriera dirigenziale, ci tengo a chiarirlo.
Cordialmente
Giuliano Quattrone
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Giuliano Quattrone DIREZIONE CENTRALE SERVIZI AL TERRITORIO Direttore Centrale |
Da: USB <usb@inps.it>
Inviato: venerdì 19 febbraio 2021 08:20
A: USB <usb@inps.it>
Oggetto: BUGIARDI E SPROVVEDUTI
BUGIARDI E SPROVVEDUTI
18 febbraio, ore 12:39 - Il presidente Tridico inviava a tutte le organizzazioni sindacali un messaggio Whatsapp dove c’era scritto testualmente - “Ho risolto ieri con il Ministro direttamente. Porto in cda mercoledì prossimo le graduatorie. Mi dispiace veramente per i lavoratori che hanno dovuto attendere. Come.sai c’è tutto il mio impegno ad andare avanti e andremo avanti. Condivido questa info con tutti i sindacati”.
A stretto giro cominciavano a girare su Whatsapp i seguenti messaggi:
- [18/2, 12:40] Paolo Scilinguo: Ho risolto ieri con il Ministro direttamente. Porto in cda mercoledì prossimo le graduatorie. Mi dispiace veramente per i lavoratori che hanno dovuto attendere. Come.sai c’è tutto il mio impegno ad andare avanti e andremo avanti. Condivido questa info con tutti i sindacati.
- [18/2, 12:40] Paolo Scilinguo: Mandato da Tridico adesso
- [18/2, 12:40] Paolo Scilinguo: La sospensione delle relazioni sindacali è servita come vedete!
18 febbraio, ore 12:56 - CGIL-CISL-UIL-CONFSAL/UNSA inviavano a tutto il personale un volantino con il quale annunciavano che all’ordine del giorno della riunione del Consiglio d’Amministrazione INPS del 24 febbraio sarà inserita l’approvazione delle graduatorie relative alle progressioni verticali bandite lo scorso 3 agosto.
Nessun accenno al messaggio Whatsapp di Tridico, con il quale il presidente aveva informato ufficialmente i sindacati di aver incontrato il ministro del Lavoro Andrea Orlando e di aver risolto il problema. Ovviamente si riferiva all’ulteriore passaggio del Fabbisogno ai ministeri vigilanti per la presa d’atto definitiva dopo le correzioni concordate e l’approvazione del Piano da parte del CdA INPS. Eppure tutti avevano già ricevuto il messaggio e tutti sapevano della richiesta dei ministeri.
Ufficialmente, CGIL-CISL-UIL-CONFSAL/UNSA hanno voluto tenere il punto e affermare che era tutto a posto e che era stata la USB a inventarsi la storia dell’ulteriore passaggio ai ministeri, mentre Tridico nel suo messaggio, prontamente diffuso dalla CISL, informava senza giri di parole di aver risolto il problema direttamente con il ministro Orlando. Inoltre, se era tutto a posto, perché sospendere le relazioni sindacali con l’Amministrazione? Si voleva forse sostenere la tesi che le graduatorie non erano state approvate per un “capriccio” dell’Amministrazione?
Oltre ad essere bugiardi quei sindacati sono pure sprovveduti, perché ufficialmente hanno continuato a negare il problema mentre ufficiosamente hanno diffuso il messaggio che certifica che il problema esisteva. Proprio come aveva sostenuto la USB nel suo volantino del 17 febbraio, nel quale informava dell’avvenuto incontro del presidente con il ministro. Riportiamo testualmente il passaggio del volantino USB - “Il presidente Tridico ha incontrato oggi il ministro del Lavoro Andrea Orlando e risulta che abbia avuto rassicurazioni circa un positivo riscontro in merito al Fabbisogno INPS, che confermerebbe la ratifica da parte dell’ex ministra Catalfo”. Informazione confermata ieri, 18 febbraio, dallo stesso presidente Tridico con il suo messaggio Whatsapp ai sindacati.
La notizia dell’avvenuto incontro e dei positivi esiti circolava in direzione generale già dalla giornata del 17 febbraio, ma a CGIL-CISL-UIL-CONSAL/UNSA faceva comodo ignorarla per dare valore alla loro ridicola sospensione delle relazioni sindacali, non facendosi scrupolo di prendere in giro i lavoratori che attendono con trepidazione la conclusione delle selezioni per i passaggi di area.
Poco da commentare, invece, sull’accusa rivolta alla USB di essere il “nuovo ufficio stampa” del presidente, quasi a voler delegittimare il ruolo della USB riducendolo a quello di megafono della presidenza. Accuse ridicole, soprattutto se, come in questo caso, arrivano da sindacati che possono vantare l’iscrizione del direttore generale, del direttore centrale risorse umane e della generalità della dirigenza generale e di seconda fascia. USB non ha accessi privilegiati alle informazioni, semplicemente usa quelle che ha, in modo trasparente e corretto, senza manipolazioni. Questa è la differenza sostanziale.
P.S. - A quelli che storceranno il naso etichettando queste sottolineature come beghe tra sindacati, quasi una lotta tra galli per dimostrare chi è il migliore del pollaio, consigliamo di leggere con attenzione quello che viene scritto, evitando giudizi superficiali, perché in ballo c’è la funzione che si vuole assegnare al sindacato e il rispetto per i lavoratori, ai quali va fornita sempre e comunque un’informazione vera, piacevole o spiacevole che sia.
Vigileremo non solo perché vada a buon fine l’attuale percorso relativo alle selezioni 2020 ma perché prosegua anche il prossimo anno utilizzando tutti i posti che si renderanno disponibili. Presteremo la massima attenzione, perché non dimentichiamo che alla Funzione Pubblica è tornato Brunetta. Infine, continueremo a rivendicare il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro 2019-2021, con il quale dovrà essere riconosciuta a tutti, indipendentemente dal titolo di studio posseduto, la possibilità di fare l’intera carriera nelle aree professionali, superando definitivamente il mansionismo.
Roma, 19 febbraio 2021 (33/21) USB Pubblico Impiego INPS